Dubai, una città di giovani per giovani

COSA FARE E QUANDO:

  • Visitare la spiaggia di Al Mamzar Park di venerdì e divertirsi con i mercatini
  • Visitare il suoi di Deira
  • Visitare il Creek e Bur Dubai, la città vecchia
  • Salire al 124 piano del Burj Khalifa e vedere le fontane danzanti
  • Trascorrere una giornata a Kite Beach e visitare il Burj Arab e il Madinat, gli hotel più belli di Dubai
  • Trascorrere una serata a Dubai Marina, piena di locali, bar e colori
  • Visitare il Miracle Garden

Qualsiasi cosa si possa immaginare a Dubai esiste. Grattacieli, piste da sci nel mezzo del deserto, acquari tropicali con specie finora solo immaginate, monumenti alla modernità e all’ingegno umano, dalla ricreazione in isole artificiali dell’intero globo all’edificio più alto del mondo, il Burj Khalifa (828 metri). Merito di una società composta dal 70% di under 35, con la voglia di crescere, rischiare, evolversi, osare. I giovani stanno facendo cambiare a vista d’occhio una città che da araba sta diventando multietnica e centro di interesse internazionale, pur mantenendo un cuore che profuma di spezie, come l’aria che si respira in ogni angolo (esclusi i centri commerciali con l’aria condizionata sparata a bomba).

Ma la creatività umana si sposa alla bellezza del panorama, che va dal silenzioso deserto che racchiude in maniera quasi incoerente le luci della modernità in un caldo abbraccio,  alle spiagge dalla sabbia bianca e acqua cristallina circondate da palme. Ma ancora è possibile conoscere l’anima “antica” (se così si può definire una città che ha a malapena compiuto 50 anni) degli Emirati: lungo il creek si possono visitare i souk contenenti ogni tipi di merce, dall’oro alle spezie dal tessuto pregiato ai souvenir per turisti, viaggiando in barche di legno tipiche ed economiche lontano dai sfarzosi hotel a sette stelle.

Dubai è una città che conquista per le sue contraddizioni: il massimo dell’innovazione tecnologica si sposa a donne ricoperte da burqua che nascondono gli occhi in metropolitana agli sconosciuti, quasi non si volessero far rubare nemmeno uno sguardo. Discoteche piene di turisti e occidentali che ti fanno tirare le prime luci del mattino tra meraviglie da mille e una notte, come il magico hotel Atlantis circondato da acquari e siscià da fumare. Luci notturne a qualsiasi altezza, specchiate e di qualsiasi dimensione, provenienti da grattacieli e moderne cattedrali dello shopping più sfrenato, accando a moschee che scandiscono il tempo della giornata con il canto del muezzin. E’ un’Arabia incantata, pensata appositamente per stupire l’occidente, con sicuramente manie di grandezza, ma anche rispetto per le tradizioni di un popolo molto morigerato (impossibile, ad esempio, trovare alcolici o carne di maiale al supermercato).

Per visitare al meglio Dubai è meglio dividerla in zone: ci si può spostare comodamente in metropolitana, ma impossibile girare a piedi. Le strade, infatti, sono vere e proprie autostrade da 6 corsie impossibili da attraversare per una passeggiata. Si può passeggiare solo in alcune zone delimitate: Dubai è stata concepita come una città in cui è meglio stare al chiuso se non in spiaggia, a causa delle alte temperature quasi invivibili che ci sono da giugno a settembre. Sono stata a Dubai sia a giugno sia a gennaio e posso assicurare che, nonostante d’estate i prezzi si dimezzino, non è piacevole girovagare con un phone d’aria calda puntato alla gola. Meglio quindi dividerla a zone e dedicare una giornata alla scoperta di ogni quartiere.

DEIRA: un quartiere molto arabo, con la costa dedicata al porto turistico. Gli alberghi sulla spiaggia sono separati da una strada trafficata dal resto del quartiere: un mercato arabo a cielo aperto, con il classico brusio dei souk e con le sue moschee. Qui si può trovare il famoso mercato dell’oro e quello delle spezie, contrattare a prezzi imbattibili Rolex e altri orologi di lusso, bere the caldo contrattando per qualsiasi cianfrusaglia.

Imperdibile: LA SPIAGGA DI AL-MAMZAR PARK, sabbia bianca e acqua cristallina, un piccolo paradiso di palme, con uno skyline fantastico come panorama sullo sfondo. Prezzo di entrata: 5 EAD, ma attenzione a non scambiarvi effusioni in spiaggia o a stare scoperti nelle zone pubbliche, rischiate il carcere. Il venerdì, la domenica per gli arabi, si riempie di mercatini e di famiglie che festeggiano facendo un variopinto barbeque. Di sera, è consigliato il locale Cielo, all’interno del Golf Club (attenzione: gli alcolici costano circa 20 euro a bicchiere).

BUR-DUBAI: il quartiere più “antico” di Dubai, con mercati di tessuti pregiati e abitazioni di pescatori tipiche lungo il creek del fiume, dove si trova anche l’Heritage, complessi residenziali adibiti a museo. Qui si trovano tanti i ristoranti tipici e tradizionali, non solo degli emirati, ma di tutte le nazionalità degli abitanti della città (soprattutto Libanesi e indiani). Perdetevi in lunghe passeggiate lungo il fiume, provate a navigare sulle vecchie imbarcazioni, i Dhow dove si può anche cenare, visitate i parchi, pieni di attrazioni per grandi e piccoli. Per la sera visitate il Wafi city, la ricostruzione della valle dei re egiziana con ogni genere di ristorante e bar all’interno.

WORLD TRADE CENTER – DUBAI MALL – BURJ KHALIFA: è la zona con i grattacieli più belli, non solo finanziaria, ma anche commerciale. Qui c’è il grattacielo più alto del mondo, collocato a lato del Dubai mall, ovvero il centro commerciale più grande del mondo con all’interno l’acquario  (raggiungibile in 10 minuti dalla fermata della metro). Si può salire fino al 124esimo piano  prenotando sul sito internet con carta di credito con una spesa di 50 euro. Il panorama è mozzafiato, il servizio un po’ meno (le code sono chilometriche d’inverno). Inizialmente l’edificio si doveva chiamare Burj Dubai, ma è stato completato con i soldi dell’Emiro di Abu – Dhabi, che si chiamava appunto Khalifa. Il nome, quindi, gli è stato dedicato. All’interno del Dubai Mall, oltre a tantissimi negozi, anche ristoranti e locali. Ai piedi del Burj Khalifa, le famose fontane danzanti che ricordano quelle di Las Vegas.

BURJ ARAB – KITE BEACH: la vela di Dubai, l’unico hotel a sette stelle al mondo, inaugurato con una celebre partita a tennis sospesa nell’aria. Le sette stelle le vale tutte: l’unico modo per entrare a dare una sbirciata è prenotare almeno un drink o una cena allo skyview bar. La consumazione minima è di 250 AED (circa 50 euro) d’estate, 90 euro d’inverno, ma tutti spendibili (un bicchiere di vino costa circa 80 AED) anche con stuzzichini. Si può prenotare solo con carta di credito e su internet. Abbigliamento elegante.

IMPERDIBILE: vicino al Burj Arab ci sono due degli hotel più belli del mondo che vanno visitati, almeno nella zona aperta al pubblico: il Madinat Jumeirah (stile veneziano e arabo, con canali e mercatini) e il Jumeirah, adiacente a due bellissime piscine, il porto e il parco acquatico Wilde wadi park. A qualche minuto di taxi si trova l’Emirates Mall, il centro commerciale con tre piste da sci e rifugio annesso. Da provare il Jumeirah park e  kite beach, dove si snoda una pista da running di 10 km in morbido materiale per proteggere ginocchia e caviglia durante l’ora di jogging. Tutto è circondato di locali e bar, in quanto è una delle zone più turistiche.

DUBAI MARINA – JBR· Qui si trovano le spiagge più belle e più turistiche, con tantissimi occidentali (le donne in bikini si sentiranno meno sole) e le strutture più comode e lussuose. Tantissimi locali e discoteche animeranno le notti dei turisti, insieme a ristoranti e localini sul porto che regalano a Dubai un aria più occidentale.

Lungo la spiaggia inoltre ci sono centri commerciali all’aperto, negozi di ogni genere, ristoranti e piscine. Si possono fare escursioni in cammello lungo la spiaggia, noleggiare moto d’acqua e sorseggiare drink.

E’ proprio il caso di dire che è qui la festa, soprattutto all’hotel Atlantis, situato sulla famosa isola artificiale fatta a Palma, comprendente un acquario, una discoteca, un acqua park e varie attrazioni. Si può entrare solo in camicia e scarpe eleganti.

MIRACLE GARDEN: Ultimo consiglio, se rimane tempo, è quello di visitare il Miracle Garden: un giardino immenso di soli fiori che ricreano parchi, case, cascate, aerei e ogni genere di decorazione. Un modo originale di trascorrere una giornata al profumo di tantissimi fiori. Si raggiunge solo in taxi ma non temete: la benzina, ovviamente qui costa poco e la corsa più costosa è di 10 euro.

3 risposte a "Dubai, una città di giovani per giovani"

Add yours

Lascia un commento

Blog su WordPress.com.

Su ↑