Ubud, cosa fare in città e nei dintorni

COSE DA FARE E COME:

  • Visitare la monkey forest e farsi incantare dalle piccole e dispettose scimmiette (toglietevi ogni cosa di valore perché ve la ruberanno)
  • Visitare il tempio Tirta Empul e le sorgenti sacre, immergendosi e facendo il bagno insieme ai tanti credenti: l’esperienza è mistica
  • Noleggiare un motorino e visitare le splendide terrazze e risaie, facendo un salto anche all’elephant santuary e conoscere da vicino questi splendidi pachidermi
  • Non perdersi i massaggi balinesi: in centro a Ubud ci sono tantissime offerte di ogni tipo. Io vi consiglio lo Zen center.
  • Fare una lezione di yoga immersi nei canneti di bambù e nelle risaie
  • Immergetevi nella night life delle due vie principali di Ubud, l’anello che va dal palazzo reale e la monkey forest: musica live e ristoranti per qualsiasi etnia, oltre all’affascinante mercato coperto per ogni genere di gadget orientale
  • Se avete del tempo, da Ubud partono tutte le escursioni per visitare in giornata il nord dell’isola, il tempio di Pura Besakih, il più grande di Bali, le piantagioni di caffè (ingurgitate e defecate dallo zibetto), il vulcano Agung e le varie cascate balinesi: basta rivolgersi a qualsiasi taxista e contrattare.

 

Ubud è una di quelle città da non perdere. Vera anima di Bali, vi troverete trascinati in un’atmosfera mistica, rilassante, ma anche divertente, che unisce i servizi di una cittadina alla natura balinese, che vi conquisterà per sempre. A Ubud vivono tantissimi occidentali che hanno deciso di cambiare vita: non sarà difficile quindi iscriversi a un corso di yoga, trovare Spa per massaggi rilassanti, conoscere persone da tutto il mondo con storie diverse, trovare corsi di qualsiasi cosa di creativo.

Muoversi a Ubud è molto facile: come in tutta Bali è consigliato noleggiare un motorino, con cui destreggiarsi nel traffico, ma le vie principali sono due. La prima è quella che collega la Monkey forest al palazzo reale: il tempo di percorrenza è di circa 10 minuti. Si tratta di un crocevia di negozi, Spa, centri sportivi, ristoranti e locali notturni. Attenzione però: a mezzanotte chiude quasi tutto, la vita a Ubud è di giorno.

Imperdibile poi è la Monkey forest: il biglietto di ingresso costa circa 5 euro, ma merita davvero. All’interno vive una colonia di 800 scimmiette, sacre per la cultura balinese, abituate alla presenza dell’umano. All’interno del parco, quindi, sarete assaliti da scimmiette curiose che vi chiederanno in cambio qualche banana e vi cercheranno di rubare tutto ciò che vedono. Sono dispettose, ma non cattive: l’importante è non spaventarsi, accarezzarle, ma lasciarle fare e non strattonarle e guardarle negli occhi per evitare brutte sorprese.

Imperdibile, per un’esperienza mistica, anche il Tirta Empul Temple: un tempio dove si trovano sorgenti sacre in cui fare il bagno insieme a tanti credenti locali, petali di rosa e preghiere. Bisogna assolutamente coprirsi le gambe in segno di rispetto e legarsi i capelli per entrare, ma ogni templio vende dei copricapo e dei foulard da utilizzare per entrare, non preoccupatevi. Altro templio che sorge a due ore da Ubud è il Pura Besakih, il più grande di Bali. Costruito in pietra lavica nera, svetta tra le montagne ed è un vero spettacolo che merita il biglietto di ingresso (costa sempre sui 5 euro l’ingresso, ma ci si può arrivare solo in taxi e non con il motorino essendo troppo lontano). Al suo interno troverete tutti i templi di famiglia, oltre a quello pubblico, tantissime persone in preghiera e, se siete fortunati, qualche funerale. A Bali il funerale non è vissuto con tristezza: il rito funebre dura circa un mese, per salutare chi se ne va e poi cremarlo. E’ un cerimonia colorata e molto partecipata, quasi una festa di addio.

Da Ubud partono comunque tutte le escursioni per il nord di Bali, che si possono tranquillamente fare in giornata: l’alba dal vulcano Agung, la visita al tempio sul lago di Ulun Danu Bratan (molto suggestivo), visitare le tante cascate nel nord dell’isola. Se avete tempo potete contrattare con i taxisti o nelle numerose agenzie di viaggio qualche escursione. Altrimenti, il mio consiglio è di prendere il motorino e dedicare una giornata in giro per le risaie, osservare i volti dei contadini e il colore degli aquiloni che svolazzano sui campi, lasciarvi contagiare dal sorriso di questa popolazione che non è mai triste e magari visitare l’elephant sanctuary, un ricovero per elefanti salvati dalla Malesia.

Ubud è una di quelle città che vi rimarranno dentro per tutta la vita.

2 risposte a "Ubud, cosa fare in città e nei dintorni"

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