Welcome to New Delhi: cosa vedere in tre giorni, dove mangiare, dormire e divertirsi

Dopo aver organizzato il viaggio in India (leggi qui i miei consigli) è giunto il momento di partire… E come per tutti gli occidentali la prima scelta da fare è: meglio atterrare a Mumbai o New Delhi? Dato che il mio obiettivo era visitare il Rajasthan (Jaipur, Puskhar e Jodhpur) e l’Uttar Pradesh (e quindi Agra con il Taj Mahal, Vindravan e gli Hare Krishna e la mistica Varanasi) ho optato per atterrare a New Delhi, più vicina alle mie destinazioni. E con grande meraviglia ho scoperto che New Delhi è davvero molto bella, se si evitano le cose più turistiche 🙂

Si può considerare questa città come una Milano dell’India. Avanzata e ricca sotto tanti punti di vista, dato che è la capitale e la sede della politica indiana, conta su una rete metro efficientissima e sicura e ospita migliaia di stranieri che vi si stabiliscono per lavoro, unisce il fascino del moderno al colore e alle tradizioni della sua parte vecchia. Ma andiamo per ordine: cosa bisogna assolutamente visitare a Delhi?

Le principali bellezze turistiche

Sono stata a Delhi due giorni e devo dire che bastano per vedere le attrazioni turistiche principali. Innanzi tutto, non si può perdere il Red Fort, dichiarato patrimonio Unesco, costruito in epoca Mogol nel 1600 a cui poi si sono aggiunte varie parti nel corso degli anni (durante l’occupazione inglese fu usato addirittura come casa cantoniera e vennero distrutte tante bellezze). Circondati da mura altissime e mastodontiche, all’interno si trovano vari palazzi e giardini le cui pareti sono affrescate e lavorate con grande estetica e precisione, una moschea, porte di ingresso e anche un piccolo bazar. La vera bellezza di questo luogo e perdersi al suo interno passeggiando e se si riesce a rimanere fino alle 18 godersi gli spettacoli serali che vengono realizzati al suo interno (il biglietto è a parte). L’ingresso normale costa 600 rupie per gli stranieri (circa 7 euro). Non prendete paura se ogni 100 metri vi fermeranno degli indiani per farsi selfie con voi: per loro non è normale vedere degli occidentali e collezionano foto ricordo. Sono carinissimi e innocenti, semplicemente un po’ pesanti.

A due passi dal Red Fort potete visitare la Moschea Jama Masjid, il cui ingresso è gratuito, ma se siete troppo scollate vi daranno una sorta di stola che costa 300 rupie (teoricamente è il prezzo anche per poter scattare foto, ma in realtà nessuno controlla). Si entra solo scalzi e quindi preparate 20 rupie di mancia a chi vi tiene le scarpe all’ingresso. Attenzione che tutto intorno ci sono veri e propri avvoltoi che si spacciano per guide in cambio di soldi: non fidatevi di nessuno, andate dritti per la vostra strada. L’impianto è davvero meraviglioso, soprattutto al tramonto, e offre una vista spettacolare sulla città e sul forte. Poco distante c’è la moschea Sunheri Masjid, altrettanto altisonante e bella.

Per me meraviglioso, non tanto per l’estetica (le cupole rosse sono più belle dall’esterno che dall’interno), ma per il valore etico è il templio gianista Shri Digambar Jain Lal Mandir che ospita un rifugio e un ospedale per volatili malati. Un veterinario si occupa di queste creature che, giustamente, per la religione gianista sono nostri fratelli. Se potete fate una donazione per chi si impegna ogni giorno per aiutare gli animali che spesso si ammalano perché mangiano la nostra spazzatura.

Non appena uscite dalla moschea potete visitare una delle attrazioni principali per gli amanti dello shopping, percorrendo un viale pedonale: Chandni Chowk. Si tratta di un bazar, mercato, chiamatelo come volete dove tra stretti vicoletti potete trovare letteralmente di tutto, dalle spezie ai tessuti, dai gioielli (finti) al cibo. Qui non c’è nessuna regola: perdetevi e contrattate fino allo sfinimento! State tranquilli che è tutto molto sicuro, se non girate con i soldi in mano nessuno vi ruba niente.

Scendendo verso sud est, potete poi visitare il parco dedicato a Gandhi, dove si trova il memoriale Raj Ghat dove fu cremato. Al suo interno una piccola zona di pace e di verde (molto rara a Delhi), con dei laghetti, fiori e sentieri pedonali che vi faranno dimenticare il traffico e il rumore dei clacson sempre presente in India. Una passeggiata rigenerante.

Da qui prendete la metro a Delhi Gate e andate verso quella che è per me la meraviglia più meraviglia di Delhi: il tempo di Akshardham. E’ un complesso enorme, costituito da vari templi uno più bello dell’altro realizzati con pietra e marmo lavorati finemente, nuovo (è stato costruito nel 2005) ed è davvero imponente e meraviglioso. L’ ingresso chiude alle 18,30, ma una volta entrati si può restare per assistere a vari spettacoli. All’interno ci sono anche ristoranti e musei esplicativi. Attenzione che c’è molta coda sia per entrare che per depositare borse ed oggetti vari (si possono portare dentro solo bottiglie di acqua e portafogli, i cellulari non sono consentiti). L’ingresso è gratuito. Un vero viaggio di pace e spiritualità che vi emozionerà tantissimo (personalmente ho pianto due ore commuovendomi davanti al viaggio interiore che questo luogo ti fa fare grazie alla sua energia).

Un altro luogo magico di Delhi (tenetevelo per il secondo giorno perché già con tutto questo sarete pieni di emozioni) è il Qutab Minar, che purtroppo non si riesce a raggiungere in metro, ma con Tuctuc o auto. E’ il più alto minareto di mattoni al mondo e dichiarato patrimonio Unesco. Raggiungibile invece in metro (linea viola o fucsia) è il Lotus temple, altra bellezza (moderna) di Delhi, dedicata a tutte le religioni. Tutto intorno giardini e laghetti che vi regaleranno pace e serenità in una città frenetica. Infine, per un po’ di verde e relax potete visitare il Lodhi Garden e la Shah Tomb, molto suggestiva.

Per chiudere le bellezze di questa città fate un salto all’India Gate e percorrete il viale che costeggia i giardini e gli specchi d’acqua fino ai meravigliosi e altisonanti palazzi presidenziali dove alloggia la presidente dell’India, il Parlamento, il Primo ministro e i vari ministeri. Di giorno sono pieni di gente che prende il sole e si riposa nell’erba, mentre di notte sono pieni di bancarelle (ricordano un po’ gli champs Elysée) e di luci suggestive colorate.

Dove mangiare e dove divertirsi

Il cibo a Delhi ha un nome: Connaught Place. Questa piazza circolare è un insieme di locali, ristoranti, birrerie e punti di incontro dove è impossibile non trovare la propria dimensione. Molto occidentale, se preferite qualcosa di più tipico basta fare qualche passo per visitare la bancarella di street food più amata di tutta Delhi: Jain Chawal Wale. E’ stato il primo e l’ultimo posto dove ho mangiato in India ed è estremamente sicuro. Finito di cenare, regalatevi un chai (15-20 rupie) ovvero un the con il latte meravigliosamente buono (e sicuro perché cotto). In genere lo forniscono sempre in bicchieri di terracotta da gettare al suolo una volta finito in modo da evitare la plastica (che è un vero male per l’India, inquina ogni angolo).

Se cercate divertimenti più “occidentali” ovvero musica, deejay, club e cocktail, a Delhi potete trovare la vostra dimensione nel quartiere a Sud di Gurgaon (si raggiunge solo con Uber): qui ci abitano una marea di occidentali e di indiani ricchi che lavorano nelle multinazionali presenti nel quartiere e vi sembrerà di essere in Europa. I cocktail sono sicuri, ma costano come in Italia. In realtà si tratta di una città appartenente a Delhi ma anche a un altro stato, quello della Haryana. Mi hanno spiegato che Delhi raggruppa vari stati al suo interno, essendo la capitale dell’India.

Dove dormire

Personalmente ho usato solo ostelli. Il migliore, per me, è Gostop Delhi: pulitissimo e con molti servizi, personale gentilissimo e ottima posizione vicino alla metro di Delhi gate. In alternativa potete trovare numerosi alberghi un po’ più costosi in zona Connaught Place.

Consigli utili per spostamenti e pagamenti

A Delhi ci si può spostare tranquillamente in metro, anche dall’aeroporto. Prima di tutto, quindi, scaricate l’app metro Delhi, che in maniera semplice vi descriverà le linee e i cambi che dovete affrontare per raggiungere le varie destinazioni. In genere è scritto quasi tutto in alfabeto, quindi è semplice da capire, ma se qualche destinazione fosse rimasta in Hindi non preoccupatevi: chiedete all’ingresso e a chi aspetta in vagone con voi, sapranno tutti aiutarvi molto gentilmente. Le corse costano 20 rupie, 25 centesimi di euro, e vi danno un gettone per entrare da conservare per uscire. La corsa dall’aeroporto costa un po’ di più essendo una zona fuori dal centro città e ferma a New Delhi station, ben collegata con tutto il resto. La metro è sempre molto popolata quindi sicura anche in orari serali, per le donne è addirittura prevista una carrozza riservata e una fila diversa per entrare e sottoporsi ai controlli con metaldetector.

Se non vi piace la metro potete optare per altre app come Uber (economico ma sono sempre un po’ ritardatari), Rapido (oltre alle auto troverete anche le moto) o Ola (trovate anche i tuctuc). In alternativa potete sempre ricorrere ai classici tuctuc a motore o a pedali, ma costano un po’ di più (parliamo di un euro, due al massimo a corsa, contro i centesimi che chiedono con le app, che però rapportati al costo di vita lì è tanto). Attenzione quando li usate perché molti si spacceranno per guide e vi vorranno portare dove vogliono loro e non dove volete voi: litigateci e insistete, perché in genere non parlano inglese e pensano di poter fregare i turisti. Attenzione che a volte vi portano nei negozi perché prendono commissioni e non perché c’è ciò che cercate. Onestamente io a Delhi ho evitato di prenderli, perché due volte che ci ho provato due volte che mi hanno fregato portandomi o nel posto sbagliato o chiedendo soldi per farmi da guida tutto il giorno. Diverso è nelle altre parti dell’India, dove funzionano serenamente. Anche se continuo a consigliare le app per non farsi fregare soldi inutilmente e far capire bene la propria destinazione. Non fidatevi mai di chi vi dice che un posto è pericoloso o chiuso al traffico: sono trucchi per portarvi in altri hotel, agenzie e luoghi dove spendere soldi. A volte inscenano anche finte telefonate. Andate dritti per la vostra strada a meno che non ci sia proprio la polizia ad avvisarvi.

Per pagare nei vari negozi e anche nelle bancarelle del mercato, se possibile scaricate Googlepay: usano tutti tutti tutti i pagamenti telematici con questa app e vi risparmierete un sacco di spicci e contrattazioni che non vanno a buon fine se non avete i contanti giusti.

Per chi come me fuma, attenzione dove lo fate: seppur consentito, non è ben visto fumare ovunque, soprattutto vicino a templi o luoghi sacri. Mettetevi in un angolino in disparte e godetevi la sigaretta senza che nessuno vi scacci.

E dopo Delhi… Sono partita per Agra e il Taj Mahal!

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