Una città del Rajasthan che mi ha subito conquistato, e che consiglio di visitare a tutti, è Johdpur: non troppo estesa, il centro si gira semplicemente a piedi, circondata da un forte su di una montagna che regala una cornice spettacolare e pittoresca a questo magico paese dipinto di blu. Perché è proprio così: Jodhpur si chiama città blu perché le case e i negozi del centro storico sono dipinti di blu. Fino a poco tempo fa un’ordinanza lo imponeva a tutti gli abitanti dentro alle mura, ora invece è rimasta solo una simpatica tradizione che comunque aiuta a crescere il fascino di questa piccola e dinamica cittadina.
Come dicevo, Jodhpur non è molto grande: per visitare il suo centro basta un pomeriggio. Tante piccole viuzze si snodano a partire dall’attrazione principale, la grande Torre dell’orologio, posizionata proprio al centro della zona dei bazar. Oltre a poter acquistare di tutto, dalle pashmine ai sahri, dai gioielli alle spezie, è divertente gironzolare per i vicoli non ancora troppo turistici e vedere come sono state colorate case, palazzi e piccole botteghe di blu. Nel cuore della città vecchia, inoltra, svetta – o meglio sprofonda nel sottosuolo – un’altra meraviglia: la piscina a gradoni Toorji Ka Jhalra Bavdi che un tempo serviva a raccogliere l’acqua piovana per la città e ora è meta di turisti, giovani e curiosi che si danno appuntamento a qualsiasi ora del giorno e della notte – con tanto di chitarre -per gustarsi il panorama. La piscina è infatti circondata da bar, rooftop e ristoranti, rigorosamente blu, che regalano una fantastica vista sul forte. Per mangiare, dormire e/o fare qualsiasi sosta ristoratrice io vi consiglio proprio di scegliere una struttura in questa zona, perché è davvero un piacere per gli occhi. Io, ad esempio, ho dormito a The Hosteller Jodhpur, che vanta un rooftop pazzesco per soli 7 euro a notte. Un ristorante di altissimo livello, con vista magica e romantica, ma anche con i prezzi un po’ più elevati rispetto alla media (15 euro per una cena con birra) è il Heritage Kuchaman Haveli.









Dopo aver visitato il centro città, immancabile è una visita al Mehrangarh Fort: un palazzo in pietra davvero imponente e spettacolare, costruito nel 1459. Qui ovviamente vivevano i reali. Ora è aperto ai turisti e ospita al suo interno vari musei, d’arte, di pittura, di lettighe da elefante e di armi, davvero molto interessanti. Visitare le sue stanze, coloratissime e molto d’effetto è un’esperienza da non perdere, così come quella di assistere ai numerosi concerti serali al suo interno (il biglietto ovviamente si paga a parte). L’ingresso costa 600 rupies, ma merita davvero tantissimo.
Poco distante dal forte si trova un’area desertica che ricorda tanto i grandi parchi degli Usa: Rao desert park, con rocce brulle e rosse, cactus, laghi uno splendido edificio che sbuca dal nulla. E’ il mausoleo di Jaswant Thada, un insieme di tombe che circondano la principale dove sono stati sepolti i reali. Tutte le strutture sono in marmo bianco finemente lavorato. Quella principale, risalente al 1899, ospita anche un piccolo museo e ricorda molto le lavorazioni del Taj Mahal. Circondato da giardini e fontane, oltre che scalinate in pietra rossa, regala veramente un’atmosfera di pace e armonia.













Solo se vi avanza tempo (è abbastanza un trappolone turistico), potete visitare anche il Palazzo Umaid Bhawan, esattamente dalla parte opposta della città. Qui vi risiede il principe Gaj Singh, perlomeno in un’area, mentre un’altra è destinata a un hotel lussuoso e un’altra ancora a un museo. E’ costoso e non mi ha detto molto, ma si può ammirare un bel panorama sulla città.
Con Jodhpur ho chiuso la mia esperienza in Rajasthan… Da qui infatti c’è un piccolo aeroporto interno in cui ho preso un volo per Varanasi (fanno tutti scalo a Delhi)… E iniziato quindi la mia esperienza in Uttar Pradesh!
Se vuoi invece scoprire le altre città del Rajasthan clicca qui: Jaipur, Pushkar.
Che posti affascinanti…
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