COSA FARE. E COME:
- Godersi la vista della piazzetta di Sirolo e lo splendido panorama tra Conero e mare, sorseggiando un aperitivo al tramonto
- Passeggiare per le piccole vie caratteristiche del centro e perdersi nei labirinti che creano
- Scoprire le spiagge di San Michele e dei Sassi Neri, aggiungendo l’escursione alle Due Sorelle
- Scoprire il parco Regionale del Conero in mountain bike o a cavallo
- Mangiare i moscioli (cozze) accompagnati dal Verdicchio di Jesi
Provate ad andare in qualsiasi località di mare italiana la settimana di Ferragosto e il panorama sarà sempre lo stesso: spiagge gonfie di turisti, famiglie chiassose, ombrelloni stipati ovunque. E qualsiasi posto, anche il più bello, diventa invivibile. Diciamo la verità: andare in vacanza in Agosto è la condanna peggiore che possa capitare. Per venire incontro a tutti coloro che non possono fare altrimenti e che in vacanza ci possono andare solo ad Agosto, però, ecco qualche consiglio di viaggio: scoprite le Marche, una delle regioni più belle e più comode da raggiungere in Italia, senza essere prese d’assalto dai turisti come la Puglia o la Sicilia. In particolare, questo articolo lo voglio dedicare a Sirolo, perla dell’Adriatico, piccolo paese medievale a picco sul mare che si può scoprire in un weekend lungo. E senza l’ammasso di turisti che fa perdere di valore qualsiasi paesaggio. Perché? Secondo me le motivazioni sono varie. Sicuramente la difficoltà con cui si raggiungono le spiagge del paese (una passeggiata in discesa e poi in salita per 15 minuti) fa sì che le famiglie preferiscano la vicina e più comoda Numana. E poi perché nell’immaginario dell’italiano medio funzionano di più Puglia e Sardegna, al massimo Sicilia. E, per noi viaggiatori fuori dai luoghi comuni, meglio così. I prezzi sono ancora abbordabili, la spiaggia fruibile, la natura la fa da padrone e la simpatia della gente simile a quella romagnola, così come la disponibilità.
Partiamo dalle spiagge, che sono dei veri capolavori della natura. L’acqua è cristallina, il fondale sassoso (il mare arriva proprio ai piedi del Monte Conero) e si possono fare lunghi bagni tra sfumature che vanno dall’azzurro al verde. A volte c’è qualche onda, ma mai troppo grosse. La spiaggia di San Michele è la più vicina da raggiungere: si scende dal centro, attraverso il parco cittadino della Repubblica, in una passeggiata di 10 minuti. Così anche per la spiaggia dei Sassi Neri, poco più distante. Ricordatevi che la strada in discesa poi diventerà in salita: non portate troppo peso con voi. Il bar lo trovate anche in spiaggia. Poco più a sud, invece, c’è spiaggia Urbani: potete spingervi fino alla punta del caratteristico moletto posto sulla sinistra della spiaggia, oppure i più avventurosi addentrarsi fino alla splendida grotta naturale. Se non vi bastano, potete visitare anche le bellissime (e più comode) spiagge della vicina Numana. Le acque di Sirolo hanno ottenuto per il settimo anno la bandiera blu.
Chi cerca emozioni più avventurose può avventurarsi sul monte Conero, parco regionale, a cavallo o in mountain bike: la vista ripaga il prezzo della fatica, soprattutto all’alba o al tramonto. Si possono prenotare con guide specializzate o fare anche autonomamente: non ci sono particolari rischi. Con l’auto si possono visitare anche i vicini paesi, ai quali dedicherò altri post in seguito.
Sirolo però è anche vita notturna. A partire dall’ora dell’aperitivo la piazzetta (con il suo panorama mozzafiato) si riempie di musica e di visitatori, che proseguono fino alle ore piccole nei numerosi bar del centro. Da segnalare il bar Wish, per la cortesia e la simpatia dei gestori: qui non c’è pericolo di annoiarsi, nemmeno di inverno. La gente è divertente, solare, amichevole: se avete un problema o bisogno di qualche informazione tutti vi sapranno consigliare al meglio e non temete fregature: qui non ne danno.
Sirolo, e le Marche, sono famose anche per la loro enogastronomia. Essendo una regione che si affaccia sul mare, soprattutto a Sirolo si possono degustare le prelibate cozze: i “moscioli”, la parola dialettale utilizzata per una varietà di cozza selvatica dalla conchiglia nera e allungata e dall’inconfondibile profumo di mare. Ad Ancona e nelle trattorie tipiche si può gustare lo stoccafisso all’anconetana, piatto insaporito con sugo alle verdure e spezie aromatiche e verdicchio dei Castelli di Jesi. E ancora il rosso Conero o il Pecorino. Il servizio e la cordialità dei ristoratori è da rimarcare: qui sì che sanno coccolare i clienti.
Insomma, a Sirolo e nelle Marche c’è un paradiso a portata di mano, ancora tutto da scoprire. Ah, una bella notizia: Sirolo è uno dei pochi comuni italiani senza tassa di soggiorno. Unico neo: controllate sempre di avere pagato il parcheggio dell’auto, perché le strisce blu sono a pagamento fino a mezzanotte.
Ultimo appunto: grazie mille ad Ubaldo per le meravigliose foto!
grazie dei consigli come sempre. Il prossimo fine settimana so dove andare.
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