Come viaggiare in Europa in tempo di Covid? Mete facili e burocrazia da rispettare

Stiamo vivendo un periodo storico in cui muoversi è molto difficile, date le limitazioni agli spostamenti in territorio nazionale e internazionali. Ma, osservando le doverose precauzioni e le normative vigenti, si può ancora viaggiare in tutta sicurezza in Europa, anche se non ovunque. Questo articolo è per chi, tutelando se stesso e il prossimo, vuole ancora scoprire il mondo, visto che è permesso e si può fare con testa anche in questo periodo: l’ho provato personalmente (sono appena tornata dalla Svezia) e vi posso assicurare che è molto più “rischioso” in termini di assembramento andare a fare la spesa o fare la fila alle poste. Gli aeroporti sono vuoti, non ci sono file e le misure di prevenzione sono talmente tante da rendere tutto davvero sicuro. L’unica cosa che cambia davvero è il budget (tampone antigenico o sanitario in ingresso e uscita sono obbligatori, quindi calcolate dai 36 euro ai 200 euro a tampone in base al paese in cui siete) e l’attenzione da mettere nel pianificare il viaggio, studiando i decreti vigenti anche nel paese dove volete andare.

I viaggi per turismo sono vietati solo fuori dall’Europa, quelli per lavoro sono permessi (serve presentare un’autocertificazione), ma con obbligo di quarantena al rientro, mentre all’interno dei confini europei si può viaggiare tranquillamente anche per turismo, rispettando alcuni accorgimenti che variano da paese a paese su cui è bene informarsi. Controllate anche cosa richiede la compagnia aerea che prendete: Lufthansa chiede l’antigienico obbligatorio e mascherina omologata, ad esempio, per imbarcarsi. La prima domanda che mi volete fare la conosco già: “Ma come, sono vietati gli spostamenti tra regioni, ma non quelli all’estero?”. Ebbene, la risposta è sì. All’estero, in Europa, si può andare anche per motivi non lavorativi. Le norme da rispettare in ingresso e uscita da ogni paese però cambiano

Sul sito www.viaggiaresicuri.it potrete trovare l’elenco di tutti i paesi e di tutte le relative normative di ingresso e uscita che variano ogni settimana, quindi prima di partire controllate sempre. Io ho scaricato l’app della farnesina sul telefono, per essere sempre aggiornata. Non tutti i paesi hanno le stesse normative e ci sono restrinzioni pesanti per alcuni. Per il momento, vi posso dire però che i paesi più “semplici” in cui viaggiare sono Svezia (viene chiesto solo un tampone antigenico fatto 48 ore prima dell’arrivo sia all’andata che al ritorno: in Italia in inglese costa 36 euro, in Svezia 100 euro e basta prenotarlo il giorno prima in una delle numerose cliniche private che lo fanno) e Spagna (è richiesto un tampone molecolare all’ingresso e all’uscita di 72 ore, del costo di 100 euro in Italia e 150 in Spagna).

Per quanto riguarda la Svezia, la situazione relativa ai collegamenti aerei con l’Italia sta lentamente tornando alla normalità, pur essendo ad oggi rari i collegamenti aerei diretti dalla Svezia con le compagnie SAS e Ryanair che volano sugli aeroporti di Milano Linate e Bergamo. Chi volesse partire può utilizzare alcune rotte aeree con scalo negli aeroporti di Francoforte, Monaco, Parigi, Zurigo, Amsterdam e Vienna grazie a compagnie quali Lufthansa, AirFrance, SwissAir, KLM e Austrian Airlines che offrono collegamenti giornalieri da e verso la Svezia. Io ho volato con Lufthansa da Venezia (il tampone antigenico è obbligatorio anche per salire in aereo) a 150 euro a/r.

Le limitazioni in Svezia sono molto larghe: non c’è obbligo di mascherina né all’aperto né al chiuso (sì, all’inizio fa impressione tornare a girare senza mascherina, ma ci si abitua subito), alcuni musei sono chiusi, altri funzionano solo con prenotazione della fascia oraria online (di questo vi parlerò nel prossimo post dedicato alla Svezia) e i locali chiudono alle 20 di sera (si cena alle 18.30, quindi riuscite a cenare tranquillamente).
Per maggiori informazioni, anche il nome delle cliniche dove prenotare il tampone, consultare il sito dell’Ambasciata d’Italia a Stoccolma. Si paga tutto con carta, quindi non temete per i contanti.

Per quanto riguarda la Spagna, invece, si vola anche con vettori diretti, ma il prezzo di Rayanair è salito (per Fuerteventura il prezzo medio è di 350 euro a/r). Aggiungendo i soldi del tampone (250 euro totali) la cifra quindi diventa importante e vi consiglio quindi di farlo per rimanerci almeno una settimana per ammortizzare i costi.

Le limitazioni di orario delle varie attività variano da regione a regione, vi consiglio di consultare il sito Ambasciata italiana a Madrid per sapere di più della zona dove siete diretti. Per le Canarie, ad esempio, ogni settimana cambiano gli orari di chiusura delle attività, ma dove chiudono prima sono le 22 di sera, quindi si può tranquillamente cenare fuori.

Al momento dell’arrivo in Italia vi controlleranno il tampone e vi faranno fare un’autodichiarazione in cui certificate che lo avete fatto ed è negativo da inviare all’Ulss di riferimento per non fare la quarantena. Potete anche rifiutarvi di farlo e risparmiare i 100 euro, ma in quel caso scatta la quarantena preventiva di 10 giorni (cosa che non vi consiglio).

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6 risposte a "Come viaggiare in Europa in tempo di Covid? Mete facili e burocrazia da rispettare"

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  1. Ci stavo pensando a un viaggio in stagione di Covid, purtroppo i problemi non si fermano al volo aereo a i tamponi. Il rischio è di giungere a destinazione e trovare negozi chiusi, ristoranti chiusi, musei chiusi (come è in Italia e altrove), con regole che cambiano di giorno in giorno e impossibilità a fare un minimo di programmazione. Temo che aspetterò tempi migliori, sperando che arrivino (e che arrivino presto)

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  2. Ciao Simone, se visiti il sito delle ambasciate dove vuoi andare trovi tutti i decreti. Tipo in Svezia è tutto aperto fino alle 20, mentre in Spagna fino alle 22 o 23 (in base alla regione). Ovvio, ogni settimana qualcosa può cambiare, quindi bisogna sempre monitorare

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  3. In un periodo come questo mi hai fatto tornare un po’ di ottimismo! A breve dovrò utilizzare il voucher Ryan Air per uno dei voli annullati l’anno scorso, e sia la Svezia che la Spagna mi sembrano mete ottime. Grazie per le informazioni.

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