COSA NON PERDERE:
- Una visita a Gamla Stan, con il suo palazzo reale e i vicoli Medievali
- Perdersi tra i localini di Sodermalm dopo aver visitato il Museo della Fotografia e aver bevuto un ottimo calice di vino all’ultimo piano
- Visitare Saluhall, il mercato coperto di Ostermalm
- Visitare i musei di Djurgarden e aver pedalato lungo il suo immenso parco
- Vivere la movida di Norrmalm, i suoi negozi e il centro attorno a Sergels Torg
Ebbene sì, ci sono riuscita! Sono riuscita dopo un anno a viaggiare, dedicando un fine settimana all’arricchimento della mia anima e alla sete di conoscenza: sono appena tornata da quattro giorni a Stoccolma. E devo dire che, rispettando le norme di sicurezza, viaggiare in questo periodo non è pericoloso e tantomeno troppo difficile. La Svezia è uno dei paesi europei dove si può ancora viaggiare per turismo: insieme a Spagna, Portogallo, Polonia e Malta, al momento non richiede particolari procedure di accesso e uscita per gli stranieri se non un tampone antigenico (in inglese) entro 48 ore da quando si atterra e un altro tampone antigienico da esibire per tornare in Italia, sempre a 48 ore dall’atterraggio (si trovano tantissime cliniche private che lo fanno, ovviamente a pagamento, circa 100 euro). Inoltre, la vita in Svezia non è stata troppo rivoluzionata dal Corona Virus: non vige l’obbligo di mascherina (né all’interno né all’esterno) e ristoranti e bar sono aperti fino alle 20 (tenete conto che loro mangiano verso le 18.30-19, quindi si riesce ad avere una vita pseudo normale, togliendo il divertimento notturno). Per quanto riguarda i musei, prenotate la vostra visita su internet, in modo che possano assegnarvi la fascia oraria per entrare: non tutti sono aperti, visto che i turisti sono quasi scomparsi. Prima di partire, però, vi invito sempre a consultare il sito www.viaggiaresicuri.it per essere sempre aggiornati sulle normative in continuo mutamento. (PER VEDERE GLI ALTRI CONSIGLI SU COME VIAGGIARE IN SICUREZZA E IN CHE PAESI LEGGI QUESTO ARTICOLO).
Comunque sia, dopo aver fatto da cavia per dimostrare che si può viaggiare in modo sicuro (ho fatto tre tamponi in una settimana tutti negativi, sono l’esempio vivente che rispettando le regole di distanziamento e igiene, si può vivere sereni e spostarsi) ecco alcuni consigli utili per vivere al meglio Stoccolma, una delle capitali della Scandinavia che vi rapirà per la sua eleganza (anche dei suoi abitanti sempre curatissimi), il suo fascino, il rispetto per l’ambiente e la cultura che si respira a ogni angolo di questa città piena di musei e teatri, oltre che grandi parchi verdi, che è tutto tranne che fredda.
Primo punto: Stoccolma è collegata benissimo all’aeroporto di Arlanda (ho volato con Lufthansa che porta lì). All’arrivo, dopo aver esibito il test Covid negativo, si può scegliere se prendere un treno (Arlanda Express, costo 35 euro circa a/r, scelta che vi consiglio perché è comodissimo e ci sono numerose corse dalle 5 del mattino) e raggiungere la stazione centrale in 18 minuti, o se prendere l’autobus, più economico, e raggiungere il centro città in 45 minuti. Non preoccupatevi di cambiare contanti in Corone Svedesi: qui i contanti non si usano mai, solo carte di credito e bancomat. Il costo della vita è di circa il 20% più alto rispetto a quello Italiano, consideratelo per i pranzi e le cene.
Stoccolma si sviluppa su varie isole, che formano diversi quartieri, ognuno con delle proprie caratteristiche. Non è molto grande, potete tranquillamente noleggiare una bicicletta e girarvela pedalando (io ho fatto così anche per evitare assembramenti, noleggiandola in hotel – chiedetela prima, che non tutti gli hotel le hanno). Altrimenti potete optare per la metropolitana, le cui stazioni sono vere e proprie opere d’arte da visitare. I quartieri principali sono Norrmalm (dove si trova la maggior parte degli alberghi), Gamla Stan (quartiere storico dove si trova il palazzo reale), Sodermalm (il quartiere più vivo e pieno di localini), Djurgarden (dove sorge un immenso parco pieno di musei interessantissimi), Ostermalm (quartiere in via di crescita, pieno di giovani ed enogastronomia).






NORRMALM
Non sono un’amante dello shopping, ma passeggiare per viali pedonali pieni di persone intente a guardare vetrine è comunque piacevole. A Norrmalm potete trovare le migliori boutique di Stoccolma, da Ikea ei tanti negozi di abbigliamento sportivo, ma soprattutto passeggiare osservando meravigliosi edifici, parchetti e chiese che sbucano dal nulla. Imperdibile l’Opera, dove tra l’altro si può cenare in un ristorante meraviglioso, e Sergels Torg, una torre moderna attorno alla quale si sviluppa un centro culturale fatto di teatri, ristoranti e cinema. D’inverno lasciatevi conquistare dalla pista di pattinaggio sul ghiaccio installata a Kungstradgarden, a pochi passi dal maestoso edificio del Parlamento.
Qui molto probabilmente troverete il vostro albergo, visto che è la zona degli hotel, tutti a prezzi molto accessibili (almeno in questo periodo, poi torneranno a crescere insieme al turismo). Destinate a questo quartiere un pomeriggio e una serata per i suoi locali, poi passate a tutto il resto.
GAMLA STAN
E’ la zona più storica di Stoccolma, che merita davvero una passeggiata tra le sue vie medievali. Qui potete visitare il Palazzo Reale (Kungliga Slottet – chiuso purtroppo a causa del Covid ora), il museo dedicato al Premio Nobel (nella sede della blasonata accademia dove si ritira), la meravigliosa cattedrale dagli interni risplendenti d’oro e bronzo in stile neo barocco. Ma è meraviglioso anche perdersi a passeggiare e osservare le strette vie ciottolate, i barettini e i negozietti sempre curatissimi e di design, osservare il panorama del resto di Stoccolma affacciato sul mare, tra cui il meraviglioso edificio che ospita il Comune, lo Stadhus.
Non perdetevi l’emozione di mangiare un fantastico panino (o se preferite kebab) all’arringa nel banchetto di streetfood più famoso della città (NYSTERT STROMMING), che si trova proprio vicino alla stazione della metro di Gamla Stan e visitate il locale Stampen, che in epoca senza Covid ogni domenica pomeriggio offre delle divertentissime jam session con musicisti professionisti e improvvisasti. Ah, se ogni tanto vedete dei locali che si chiamano Fika, non prendete paura: significa “break” in svedese….
SODERMALM
E’ il quartiere più accattivante della città, pieno di giovani, artisti e locali dove chiacchierare sorseggiando un aperitivo. Il luogo imperdibile in questa zona è senza dubbio il museo della Fotografia (Fotografiska), dove si possono ammirare varie mostre permanenti e temporanee super interessanti e all’avanguardia, ovviamente su prenotazione (ingresso circa 20 euro). Anche lo stesso edificio, affacciato sul mare, è meraviglioso in stile industry e all’ultimo piano troverete un bar ristorante panoramico rifornito dei migliori vini d’Europa a prezzi quasi onesti (circa 12 euro al calice, ma riempito il doppio dei nostri).
Una volta usciti dal museo, non perdetevi una visita alla chiesa Sofia Kyrka: per raggiungerla dovrete salite per alcuni sentieri in mezzo al verde che all’ora del tramonto vengono presi d’assalto da moltissimi giovani che ammirano il panorama della città dall’alto. Ai suoi piedi, poi, la dinamica movida di Sodermalm: tantissimi ristoranti, locali, bar brulicanti di persone (sì, anche in questo periodo) che vi regaleranno il sorriso. Lasciatevi condurre dal vostro istinto e girovagate per il quartiere: scoprirete anche tante barchette adibite a hotel.
DJURGARDEN
E’ il mio più grande rammarico di Stoccolma. In questa isola dei musei, il mio paradiso, purtroppo molti edifici e attrazioni erano chiuse: lo Skansen, il museo a cielo aperto della storia svedese, era chiuso; il museo degli Abba, troppo interattivo in epoca di Covid, era chiuso; il museo dell’alcol, che in genere offre anche degustazioni guidate, era chiuso. Piccola soddisfazione: sono riuscita a girare in bicicletta per il meraviglioso parco che sorge su quest’isola, ammirando le tipiche case in legno svedesi, senza troppo affollamento, e a visitare il Museo della Tecnica, con una sezione speciale dedicata al pianeta Marte, recentemente salito alla ribalta grazie alle missioni esplorative andate a buon fine.
Non temete: se prenotate in anticipo potrete trovare più musei aperti rispetto a me, ma non quello degli Abba 😦 .
OSTERMALM
Eccoci infine nel quartiere più godereccio di Stoccolma, dove tra negozi, ristoranti e mercati potrete appagare tutti i vostri sensi. L’attrazione principale di questa zona è infatti il Saluhall, grande mercato coperto dove poter mangiare direttamente i prodotti acquistati dalle bancarelle, tutti di altissima qualità. Anche le sedute non sono quelle classiche da street food, ma molto eleganti, quasi fosse un ristorante (al momento è tutto aperto fino alle 20, ma smettono di servire alle 19.30).
Perdetevi tra le vie pedonali e non di questo quartiere, pieno di giovani eleganti, scoprendo ristoranti, enoteche, e tantissimi negozi sportivi. Se amate lo shopping non perdetevi via Kungstatan: rimarrete a bocca aperta per l’enorme offerta di abiti sportivi e oggetti di design per la casa.
Sono già stata a Stoccolma due volte ma in questo periodo non mi farei problemi a tornare per la terza volta, pur di poter viaggiare e di poterlo fare in maniera sicura.
Il banchetto dei panini alle aringhe è stato una delle mie prime tappe!
Una domanda sul tampone perché non sono sicura di aver capito: quindi si può partire dall’Italia senza averlo fatto e farne poi uno appena arrivati a destinazione?
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Ciao Silvia, no devi farlo in Italia entro 48 ore dall’arrivo, basta quello rapido. Però ti consiglio di monitorare sempre il sito della Farnesina, perché i regolamenti cambiano molto velocemente
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Ciao!!! Come hai fatto a trovare i posti (e le cifre) per sapere dove poter fare il tampone a Stoccolma?? Grazie :)))
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Ho cercato su internet, sul sito dell’ambasciata italiana c’è proprio una lista
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Ciao Caterina, sto diventando matta, non trovo nessuna lista di cliniche che facciano i test covid a Stoccolma prima di partire…. dove la trovo??? Grazieeeee
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Ciao Francesca, sul sito dell’ambasciata italiana trovi tutto, ma il link l’avevo trovato anche su quello della Farnesina
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