Cosa fare e vedere a Kyoto, la città più elegante del Giappone

Tappa imprescindibile del mio viaggio in bici in lungo e in largo per il Giappone è stata l’elegantissima città di Kyoto (vedi le altre puntate: Tokyo, Nakasendo Road e consigli vari). Sede del potere imperiale fino alla seconda metà del 1800, conquista ancora oggi milioni di turisti per la sua bellezza e spiritualità: qui infatti sorgono centinaia di templi, uno più affascinante e curato dell’altro, e la città si espande in orizzontale e non in verticale, accogliendo degli splendidi quartieri tradizionali come Gion, famoso per la presenza delle geishe e di una nightlife signorile per quanto assai divertente.

Sono arrivata a Kyoto dopo aver percorso la Nakasendo road e il suo fascino mi ha subito conquistato: sono stata accolta da centinaia di persone in kimono intente a visitare i templi principali della città, giovani in abiti tradizionali con trucchi variopinti che mettevano in scena spettacoli teatrali e danze coreografiche, corsi d’acqua e strade romantiche, mercati alimentari da fare invidia ai migliori ristoranti. Kyoto ha una sua anima e te la presenta subito, ed è molto diversa da Tokyo. Qui è tutto più lento, elegante, minimale, storico. Una città più turistica, sicuramente, ma che trasuda di storia e di un’attenta estetica. E mi sono subito adattata, comprando io stessa un kimono usato: si possono trovare tantissimi negozi vicino al templio centrale di Gion, il santuario di Yasaka.

Ed è proprio dal quartiere di Gion che deve iniziare la visita alla bella Kyoto. Per non sbagliare ho prenotato direttamente lì l’ostello, che tra l’altro consiglio a tutti perché i prezzi sono bassi e la signora che lo gestisce di una gentilezza infinita. E’ pulito e avendo pochi posti letto sono tutti molto rispettosi. Il problema è che non ha un sito internet: andate in via Hashimotocho e chiedete, si trova al terzo piano (dovete sempre guardare con il naso all’insù per trovare i vari luoghi, perché spesso sono al secondo o al terzo piano).

Girare per Gion è molto semplice: basta perdersi tra le vie e procedere verso Hanamikoji Street, la via più conosciuta. Inutile che vi dica tutta la tiritera di non fotografare le Geishe, se avete la fortuna di trovarne una, e nemmeno all’interno dei templi buddisti: ve l’hanno già detto tutte le guide. Io vi dico che i luoghi da non perdere per la loro suggestività sono:

  • Kenninji Temple: all’interno si trova il più bell’affresco che io abbia mai visto in stile tattoo giapponese, con due dragoni che si uniscono ricordando – in nero e oro) gli affreschi della cappella Sistina. All’interno si trova anche un meraviglioso giardino zen e alcune sale che ospitano mostre e cerimonie del the.
  • Yasaka Pagoda: il simbolo di Tokyo, la pagoda di legno che si erge sulla città circondata da vie storiche con persone rigorosamente in kimono che ci passeggiano attorno. In queste strade potete anche assaggiare tantissime leccornie, dai mochi ai pesci di pastella dolce con crema pasticcera all’interno.
  • Kōdai-ji: ho avuto la fortuna di visitare questo templio durante un’esibizione di video mapping, vivendolo in un’atmosfera incredibile. E’ meraviglioso però anche di giorno ed è circondato da una foresta, tra cui un sentiero di bambù, molto meno frequentata di quella del templio più turistico.
  • Pontocho street: E’ appena di là dal ponte, ma è una via meravigliosa, storica, piena di localini e ristoranti. Il preludio alla via successiva dove troverete migliaia di bar, karaoke, pub, ristoranti di ogni genere. Il cuore della movida di Kyoto!

Altre cose da non perdere in giro per Kyoto

Prima di tutto: la metro qui non è efficiente e ben strutturata come a Tokyo, quindi per visitare questa città è indispensabile anche camminare molto e prendere qualche autobus. Se avete una carta Suica funziona con tutto (e potete caricarci anche l’eventuale costo dello Shinkanzen, il Japan rail pass è un po’ una fregatura se non vivi in metro/treno).

  • Nishiki Market: E’ il mercato alimentare più buono e completo del mondo. All’interno puoi trovare di tutto, dai ricci di mare alle ostriche, dai polipi alla carne di kobe, dalle birre alla vodka, dal caviale ai mochi. C’è solo da perdersi all’interno e divertirsi. Ogni spazio è dotato di tavoli e sedie, quindi ci si può tranquillamente pranzare.
  • Fushimi Inari-taisha: raggiungibile facilmente in metro, per me è il templio più bello di Kyoto grazie alle sue oltre 10mila torii rosse (donate da enti e privati per avere un ricordo di sè all’interno) che conducono al santuario più alto. Andateci presto al mattino, perché molto affollato, oppure salite di molto: più in alto arrivate (potete salire anche in cima alla collina) meno gente ovviamente ci sarà. E’ super coreografico anche per i suoi panorami, dato che è shintoista la natura gioca un ruolo da padrone oltre alle porte rosse. E’ dedicato allo spirito delle kitusne, volpi giapponesi, che amo particolarmente per la loro scaltrezza di muoversi tra i diversi mondi. In realtà, all’interno, troverete un sacco di gattini adottati dal templio.
  • Kinkaku-ji: molto suggestivo, ma preso d’assalto dai turisti, è il templio d’oro. Si raggiunge in bus (circa 50 minuti da Gion). All’interno non è visitabile se non in particolari occasioni, ma è visitabile il suo giardino, pieno di stagni, giardini curatissimi e sale per la cerimonia del the. Il tempio zen, in origine, era la villa dello shogun Ashikaga Yoshimitsu e fu trasformato in un tempio buddista dopo la sua morte.
  • Arashiyama Bamboo Forest: è il templio più lontano di tutti, ma molto caratteristico per la sua foresta di bamboo. Se non ci andate all’alba, però, troverete la ressa di persone. Vi consiglio pertanto di visitare il suo fratello minore in centro a Gion e una volta arrivati in stazione proseguire per Adashino Nenbutsu-ji e Otagi Nenbutsuji Temple per rimanere incantati dalle centinaia di statue di Budda presenti tra la foresta.

Centro città

Kyoto ha anche un centro di resident, ovvero lontano dal turismo che troverete nei templi e da Gion. All’altezza della stazione centrale sorge la Kyoto Tower, simbolo della comunicazione televisiva in città, e girando a piedi o in metro potete visitare vari templi e il vecchio palazzo Imperiale. Bellissimo il castello Nijō e molto suggestivo, per il suo torii gigante e il suo magnifico giardino, il Santuario Heian. Insomma, avete solo l’imbarazzo della scelta: andate e perdetevi perché è così che si scoprono le cose più belle. Io, ad esempio, mi sono innamorata di un negozio di biciclette che vende anche bikepacking fatto da loro e sono di una gentilezza infinita: Humhumhug Cycle Center.

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