Tre giorni a Puerto Princesa, il Palawan più autentico

COSA FARE E QUANDO:

  • Noleggiate una barca a Honda bay o partecipate a un’escursione di gruppo (dipende da quanti siete) e visitate le varie isole dell’arcipelago di fronte: uno spettacolo!
  • Visitate il subterranean river di Sabang (a circa 70 km, in Van servono tre ore per arrivare, la strada è tutta di montagna): patrimonio Unesco e una delle 7 meraviglie del mondo naturale
  • Se avete una terza giornata, visitate la spiaggia di Nagtabon, a 15 km da Puerto Princesa (ci potete arrivare in motorino, la prima cosa che dovrete noleggiare per evitare di spendere sempre 100 pesos sui tricycle)
  • Vivere la nightlife di Rizal Ave, la via dei locali e dei ristoranti
  • Passeggiare al tramonto lungo la Baywalk e farsi contagiare dall’atmosfera filippina

 

Dal momento in cui si atterra in Palawan, l’isola più a occidente delle Filippine, lunga come circa metà Italia, inizia un vero sogno fatto di isolette, palme, mare cristallino, barriera corallina, cani e gatti in libertà, spiagge bianche e disabitate. Ma anche di mondanità: la mia prima tappa è stata Puerto Princesa, la capitale del Palawan, dove si può atterrare comodamente con Air Asia (circa 50 euro a tratta) da Manila (leggi articolo). 

Chi pensa che Puerto Princesa sia solo il centro “economico” (per quanto si possa parlare di economia nelle Filippine, diciamo capitale) del Palawan sbaglia. E’ una cittadina tutta da scoprire, non certo con bellezze d’arte, ma con tanta umanità. A discapito del resto del Palawan Puerto Princesa è molto grande e residenziale. Nella via principale, Rizal Ave, si susseguono locali di ogni tipo: ristoranti più o meno tipici, bar di stranieri che fanno le ore piccole, moderni lounge in stile zen. Se ci si sposta invece lungo il baywalk (essendo un porto non è balneabile il mare, ma poi vi dirò le spiagge poco distanti che meritano) troverete intere famiglie filippine che giocano con i loro figli già addestrati a pedalare per portare in giro persone sui tricycle, i loro mezzi di trasporto che consistono in macchinine degli autoscontri montate su dei motorini. Per le vostre serate, quindi, sbizzarritevi qui, oppure diventate amici di qualche famiglia filippina e fatevi invitare a uno dei tanti karaoke che organizzano ogni sera a casa loro. Il divertimento è assicurato, la gente è meravigliosa.

Per le vostre serate vi do solo due consigli, poi giustamente scegliete ciò che più vi piace: se volete mangiare bene e permettervi anche una bottiglia di vino andate al ristorante francese/filippino “La terrasse”: per il cenone di Capodanno, a base di pesce e comprensivo di vino – dolce e caffè, abbiamo speso 20 euro a testa. Se volete invece tanta resa e poca spesa andate a Kinabuchs Grill and bar: con 5 euro a testa assaggerete una cena luculliana. Le cene, in genere, non superano i 6/7 euro a testa. I cocktail nei bar (quasi tutti di stranieri) costano dai 3 ai 4 euro.

 

Ma veniamo alla cosa che sicuramente vi interessa di più… Cosa visitare di giorno? Vi divido già le escursioni in tre giorni, come ho fatto io, per facilitare gli spostamenti. Fate conto che il sole tramonta alle 17.30 – 18, quindi non avete molte ore di sole a disposizione.

Primo giorno, l’arcipelago di Honda Bay – Arrivate a Honda bay in tricycle o ancora meglio in scooter (circa 12 km). Qui potete scegliere di aggregarvi a un gruppo organizzato o noleggiare una vostra barca per visitare varie isole dell’arcipelago. Se siete in pochi vi conviene aggregarvi ai tour organizzati, che vi offriranno anche il pranzo compreso (circa 30 euro di tutto). Se noleggiate una barca, però, potete visitare le isole che volete e fermarvi lì quanto volete (in 5 abbiamo speso 35 euro a testa con il pranzo compreso). Attenzione: a Honda bay non ci sono bancomat.

Le isole che ho visitato sono: Starfish Island, Snake Island e Fraser Island. Dei veri paradisi naturali, senza turisti e dove poter trascorrere intere ore a fare snorkeling osservando pesci colorati. Non dimenticatevi la maschera!

 

Giorno numero 2 – Subterranean River

Non perdetevi questa meraviglia della natura. Non solo è una delle sette meraviglie del mondo, non solo è patrimonio Unesco, ma è un caso creato da mille coincidenze che non potranno mai più ricapitare. Si tratta di un fiume sotterraneo navigabile per 5 km, dove all’interno vedrete sculture scolpite dalle singole gocce che, millennio dopo millennio, sono cadute ogni giorno. La casa di pipistrelli e rondini che producono una quantità infinita di guano che ha creato a sua volta un altro delicatissimo ecosistema, che crea ogni giorno l’energia che servirebbe per mantenere accesa Parigi per 24 ore. Uno spettacolo che vi toglierà il fato e che vi farà capire quanto potente sia madre natura.

Ogni volta che mi trovo davanti a questi spettacoli della natura mi commuovo. Seriamente, penso che non ci sia nulla di più fragile e forte allo stesso tempo. Gocce che cadono per millenni fino a scavare delle grotte, ecosistemi che producono più energia di centrali termo nucleari, colori esplosivi che riempiono gli occhi e il cuore..
Noi uomini, chiusi nel nostro egoismo e sete di potere stiamo distruggendo tutto, quando invece dovremmo essere i guardiani di questa meraviglia, scoprirla, prendercene cura e tutelarla.

Per arrivare a Sabang e visitare il fiume avete due modi. O vi affidate a un tour organizzato che comprate in qualsiasi hotel di Puerto Princesa (i prezzi sono sempre gli stessi, se contrattate al massimo risparmiate 100 pesos, hanno imparato a fare cartello) che in genere comprende van di trasporto, barca per raggiungere l’ingresso del fiume, kayak all’interno del fiume, e pranzo. In questo caso il prezzo è di circa 40 euro. La seconda opzione è il tour fai da te: dovete comprare il permesso per entrare nel parco naturale qualche giorno prima, noleggiare una moto o qualsiasi mezzo di trasporto (sono 70 km di montagna, non andateci in motorino) e una volta arrivati a Sabang prenotare il vostro posto in barca e sul kayak aggregandovi ad altre comitive. Così facendo risparmierete circa 5 euro, ma perderete un po’ più di tempo per tutti i documenti – dipende sempre dal tempo che avete a disposizione -.

La spiaggia di Sabang è meravigliosa e contornata di palme. Se trovate sole godetevela, anche perché in genere il tempo di attesa per la propria barca è sempre di circa due ore. Una volta arrivati in barca all’ingresso del fiume, invece, godetevi la foresta tropicale che vi circonda: troverete tantissimi simpatici macachi (occhio a non farvi rubare nulla, le scimmie sono sempre molto dispettose).

Infine, osservate le mille gradazioni di verde dell’acqua e le tante sculture sotterranee: esprimersi a parole è impossibile, dovete gustarvi il tutto con i sensi!

Giorno 3, la spiaggia di Nagtabon

Se avete un terzo giorno a disposizione, prima di spostarvi a El Nido (la meta dove tutti coloro che vanno in Palawan arrivano per visitare le sue isole così spettacolari) godetevi la spiaggia di Nagtabon. Vi consiglio di noleggiare il vostro van per El Nido al pomeriggio, in modo da potervi godere fino a pranzo questa fantastica spiaggia bianca, ampia, con palme e barriera corallina a portata di mano per fare snorkling.

Una volta rilassati tornate a Puerto Princesa e prendete il Van per El Nido (circa 600 pesos se privato, cosa che vi consiglio, perché come vi ho già detto nelle Filippine hanno dei grossi problemi con la puntualità e l’organizzazione logisitica). Arriverete giusto in tempo per la cena: per andare nel nord del paese servono 6 ore. Armatevi di buona pazienza.

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