Ibiza senza discoteche? Si può, ecco cosa fare per scoprire i segreti degli hippy

COSA VEDERE. E QUANDO

  • Visitare playa Atlantis, perla segreta adottata dagli hippy, con piscine naturali e panorami mozzafiato, protetta da una discesa e una successiva risalita molto ripida in collina di circa un’ora: solo se sportivi!
  • Per gli amanti del mare, la spiaggia più bella è cala Comte. Si può rimanere a vedere il tramonto sorseggiando un aperitivo in pace e in relax
  • Ammirare il panorama dall’alto dal mirador di Es Vedrà, l’isola “energetica”: va benissimo a qualsiasi ora, il sole tramonta proprio dietro di lei
  • Visitare il Pike’s Hotel: la domenica pomeriggio pool party, la sera club eccentrico e pieno di sorprese
  • Una spiaggia a buon mercato? Esiste anche a Ibiza. Provate cala Vadella e salvate il portafoglio per un giorno
  • Un giro in cima alla Rocca di Ibiza per gustarsi il panorama la sera e i tanti ristorantini spettacolari

 

La prima volta che ero stata a Ibiza avevo 20 anni. Inutile dirvi che ho visto tutte le discoteche, dal Privilege al Pacha, dallo Space all’Amnesia. Ho voluto provare l’esperienza di tornarci oggi, a 35 anni, per vedere se è vero che Ibiza avesse vari volti. E posso confermare che è tutto vero: si può trascorrere un’intera settimana senza rendersi conto dei ragazzini che affollano playa d’en Bossa e dimenticandosi che a Ibiza ci siano anche le discoteche “tunz-tunz” che fanno tanto anni ’90.

Per prima cosa, il mito di Ibiza è nato grazie agli hippy. Sono proprio loro, infatti, che negli anni ’60 hanno colonizzato questa isola dal mare meraviglioso tanto da far invidia alla Grecia e ai Caraibi. Proprio per questo il primo itinerario da seguire è quello creato dagli hippy: spiagge incantate e leggende vi rapiranno.

La spiaggia degli hippy, conosciuta da pochissime persone, ad esempio si chiama Atlantis. Più che una spiaggia si tratta di piscine naturali, scavate nella roccia, che si riempiono di acqua di mare (il loro contenuto quindi dipende dalle maree). Si trova all’estremità più bassa di una parete di roccia che crea disegni mozzafiato e regala un panorama onirico: il tutto è nato a causa dei prelievi di materiale effettuato per costruire la Rocca che si trova al porto di Eivissa. Questi giochi di roccia, però, sono così piaciuti agli hippy che l’hanno eletta la “loro spiaggia” e l’hanno decorata con cerchi concentrici di sassi, statue di Budda, simboli della pace. La spiaggia inoltre sorge a pochi metri dall’isola di Es Vedrà, polo energetico che fa perdere l’orientamento agli uccelli e fa spegnere la tecnologia. Una sorta di triangolo delle Bermuda, tant’è che è proibito avvicinarsi anche solo in barca. Si può gustare la sua vista, e la sua energia (imputata alla presenza di particolari metalli all’interno della roccia) da uno spettacolare mirador che si trova proprio sulla strada per raggiungere Atlantis. Chi ci crede, sentirà sicuramente un’atmosfera diversa e una connessione cosmica nell’ammirare questo panorama. Senza ombra di dubbio, un’esperienza mistica da pelle d’oca.

Come raggiungere Atlantis? Ecco, questo è un pochino complicato, ma assolutamente non impossibile. In auto si deve percorrere la strada che porta verso cala d’hort (spiaggia più comoda per ammirare comunque Es Vedrà e la sua bella energia). Prima di scendere verso la spiaggia, circa 2 chilometri prima sulla sinistra, si trova una strada sterrata che conduce a un parcheggio. La strada è ricoperta di buche quindi fate attenzione. Una volta parcheggiata l’auto ci saranno due sentieri da percorrere a piedi: quello sulla destra vi condurrà in 10 minuti (in piano) al mirador per osservare Es Vedrà. Quello sulla sinistra, invece, vi condurrà verso Atlantis. La strada però è molto inerpicata: all’andata si tratterà di discesa, al ritorno di salita molto ripida in mezzo ai sassi, alla sabbia e alle piante. Si tratta di circa mezz’ora di camminata: non è un’impresa impossibile (io l’ho fatta in ciabatte) ma bisogna prestare attenzione. Per i meno allenati sono consigliate le scarpe da trekking e pochi bagagli sulla schiena.

Continuando a parlare di spiagge ve ne segnalo due in particolare. La più bella in assoluto, dove si possono trascorrere ore a fare snorkeling e a nuotare in acque cristalline (attenzione a qualche medusa), si chiama Cala Comte ed è in zona Sant Antoni. I prezzi del bar e del ristorante, qui, però raggiungono livelli elevati. Se cercate una spiaggia più a buon mercato vi consiglio Cala Vadella, che ha mantenuto prezzi umani e si trova sempre in zona Sant Antoni. L’alloggio è infatti preferibile sceglierlo in questa zona, molto più “matura” di playa d’en Bossa o al massimo in centro ad Ibiza, dove ci si può gustare un panorama mozzafiato dalla cima della Rocca. La passeggiata (in super salita) per raggiungere la Rocca vi regalerà scorci mozzafiato, locali romantici e una classe ed un’eleganza che sembrava impossibile trovare ad Ibiza. Tutto molto romantico.

Un piccolo consiglio su dove mangiare? Due ristoranti meritano di essere provati. Il primo si chiama Kyuppiddo, è proprio in cima alla Rocca, e offre una vista mozzafiato su tutta la baia di Ibiza (anche se il prezzo è abbastanza elevato). Il secondo, invece, è l’offerta migliore per la qualità prezzo: si chiama El Local (https://www.facebook.com/localibiza/) e si trova nella parte bassa, vicino al porto di Eivissa. Qui, spendendo pochissimo, potrete degustare un tonno speciale scottato e ricoperto di pistacchio che vi lascerà senza parole. Ottima, inoltre, la selezione del vino.

Infine, per le vostre serate, lontane dal caos rumoroso delle discoteche, ma altrettanto vive e divertenti (comunque non farete prima delle 5, tranquilli) vi consiglio di visitare il locale più bello di Ibiza: si chiama Pike’s Hotel (è anche un albergo). Si tratta dello storico hotel gestito da Tony Pike, amante in senso biblico di Freddie Mercury, dove il cantante dei Queen era solito festeggiare il proprio compleanno con feste stravaganti ed eccessive. All’interno, infatti, si può ballare all’interno della sua suite, suonare il suo pianoforte, rotolarsi nel suo letto e farsi il bagno in quello che fu il suo idromassaggio. Passeggiare al suo interno è un po’ come visitare un museo della musica, tra stravaganze e colpi di scena (c’è anche una sala dedicata al karaoke).

Non solo: nella piscina dell’hotel, che ogni domenica ospita un pool party a entrata libera, è stato girato il video Club Tropicana di George Micheal. Ogni sera qui c’è una festa: l’atmosfera è hippy, scanzonata, stravagante e modaiola allo stesso tempo e la clientela è dai 30 anni in su. L’ingresso è sempre libero, ma è necessario registrarsi dalla pagina di Facebook (https://www.facebook.com/pikeshotel/). Decisamente perfetto e da provare.

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