West Coast on the road: tutti i consigli utili per organizzare il viaggio

COSA SAPERE PRIMA DI PARTIRE

Questo è “il” viaggio. Noleggiare un’auto e guidare alla scoperta della West Coast, macinando migliaia di chilometri dispersi tra spiagge, colline, palme e incredibili città, attraversando i grandi parchi americani, dal Gran Canyon alla Monument valley, è un sogno condiviso da molti.

Il panorama, l’America della costa pacifica, già appartiene al nostro immaginario grazie al grande cinema, alle serie Tv della nostra infanzia e di oggi, ai video musicali o alla letteratura contemporanea. Le emozioni, in questo modo si moltiplicano, dato che ogni angolo di questa terra epica ci ricorda un momento della nostra vita. E il paesaggio è vario e immenso: dalle spiagge piene di costumini rossi alla Baywatch, agli spuntoni di roccia rossa in mezzo al deserto dove siamo abituati a immaginare indiani e cowboy del vecchio Far West farsi la guerra accompagnati dalla musica di Morricone. Senza dimenticare le “notti da leoni” di Las Vegas (o Hangover che dir si voglia) e le Heights hippy e gay di San Francisco.

In questo primo post cercherò di darvi le informazioni utili prima della partenza (me le avete già chieste in tantissimi e vi ringrazio per la fiducia, sarò precisissima non temete) e delle linee generali per permettervi di organizzare al meglio il vostro viaggio.

Itinerario

Personalmente sono partita da Los Angeles (leggi articolo), per poi visitare San Diego e le spiagge della Orange County.

Da qui ho imboccato la via dei parchi: ancora in California ho visitato il Joshua Tree park dormendo nella mitica Palm Springs, per poi passare in Arizona e visitare il Grand Canyon e l’Antelope Canyon (fermate consigliate Sedona, il paese in cui si respira l’energia della madre terra circondati dal panorama delle red rock, e Page, vicino al lago Powell).

Ho poi raggiunto lo stato dello Utah, per visitare la Monument Valley, parco gestito autonomamente dagli indiani Navajo, per poi passare al Nevada, visitando Laughlin, Oatman e lei, la regina: Las Vegas.

Infine, ho chiuso il cerchio visitando la Death Valley, il sequoia national park (ahimè lo Yosemite era chiuso causa incendio), la mecca del vino Napa Valley e San Francisco.

Per tutto questo ci ho messo 17 giorni. Se voi riuscite ad avere un giorno due in più visitate il Big Sur, il tratto che collega San Francisco a Los Angeles (io invece sono dovuta rientrare da San Francisco).

Quanti chilometri abbiamo fatto? Tantissimi, almeno 4 ore di auto al giorno. Se siete pigri, stanziali o non capaci ad adattarvi ai viaggi on the road ripiegate su altri viaggi: questo è avventuroso, ma faticoso anche in termini di possibili imprevisti da gestire. Lo spirito di adattamento è fondamentale.

Cosa fare prima di partire

  • Inutile dire che la prima cosa da fare per andare negli States è l‘Esta, ovvero il visto (oltre che il biglietto aereo ovviamente). Si fa comodamente online spendendo 18 dollari. Il visto turistico vi vale due anni, quindi se siete già stati in Usa negli ultimi 2 anni non rifatelo (ma stampatevene una copia)
  • Il passaporto non deve essere in scadenza nei prossimi sei mesi
  • Assicurazione sanitaria (gli americani vi fanno pagare anche il disinfettante): anche in questo basta farla online, Google ve ne offre mille. Io ho fatto questa: https://www.viaggisicuri.com/
  • PATENTE: questo argomento è controverso e me l’avete chiesto in molti. Secondo la circolare del ministero dei trasporti sicuramente in California, Nevada e Utah basta la normale patente italiana. Il problema è l’Arizona, dove serve la patente internazionale (50 euro in motorizzazione, la consegnano in una settimana) oppure una sua traduzione in inglese e vidimata (chiedete sempre in motorizzazione)
  • L’auto a noleggio (prendetela su www.rentalscar.com o www.easycar.com) avrà cambio automatico, imparate a usarla prima
  • Rispettate i limiti (dalle 55 miglia orarie alle 75) in America sono pesantucci. Se vi dovessero fermare aspettate che il poliziotto arrivi a battervi sul finestrino prima di uscire e tenete la mani sul volante, altrimenti pensano che vogliate sparare (qui le pistole si portano in giro tranquillamente)
  • La marijuana è legale in California e in Nevada, non portatela negli altri stati che poi sono gravi problemi (quattro stati – California, Nevada, Maine e Massachusetts – l’hanno liberalizzata per scopi “ricreativi”, altri quattro – Florida, Arkansas, Montana e North Dakota – solo per finalità mediche. Da poco è liberalizzata anche in Colorado)
  • In questo viaggio ci saranno escursioni termiche di oltre 20 gradi: portate sia bikini e short, sia il cappotto. Un esempio: nello stesso giorno nella Death valley la temperatura era di 53 gradi C°, mentre a San Francisco di 15 °. Non sottovalutate il freddo di san Francisco: è veramente odioso.
  • Preferite una Suv o un fuori strada: costa poco di più, ma vi permette di fare molti più giretti sterrati nei parchi (se piove è un casino: i torrenti di acqua piovana che si creano hanno purtroppo provocato anche morti)
  • Bevete sempre molta acqua, compratela al 7eleven o da K, 8 bottiglie costano 4 dollari.

Costi

Bene, ho una buona notizia: questo viaggio è un sogno realizzabile. Non è un viaggio economico, ma non è economicamente impossibile se si abbandona lo stile di vita italiano di vacanza che prevede grandi cene e grandi bottiglie di vino ogni sera, ma ci si adatta ad hamburger e patatine e a uno stile di vita “on the road”, per dirla alla Kerouac.

Scegliendo alberghi economici (soprattutto gli appartamenti di Airbnb) e con alcuni accorgimenti un viaggio di tre settimane tra California, Utah, Arizona e Nevada costerà circa 2mila euro volo compreso. Ovviamente se iniziate a bere cocktail ogni sera (costano sui 15 dollari l’uno), puntare ai tavoli di Las Vegas, rivolgervi a istruttori di surf o praticare qualsiasi sport acquatico, o semplicemente cenare ogni sera in un buon ristorante di qualità, il costo si alza: gli Usa non sono per nulla economici. Se riuscite a rispettare alcune regole, comunque, qualche serata alcolica e qualche sfizio potete togliervelo.

Ecco alcuni consigli per risparmiare un po’ di denaro e fregature:

– Non prenotate gli hotel su http://www.booking.it : il prezzo che espone non è comprensivo di tasse e vi trovate sempre brutte sorprese: almeno il 30% in più, a volte anche il 50%.

Evitate le catene di motel (6 – 8 – comfort inn – daily inn): una volta erano convenienti, oggi spennano i clienti soprattutto nei piccoli villaggi turistici.

– Un metodo economico per trovare casa è prenotare un appartamento su Air bnb: sono ovunque, costano poco e le tasse sono comprese senza tirare fuori un euro in più. Nei miei articoli troverete consigli e zone migliori per ogni tappa.

Prenotate l’auto su rentalcars.com o easycar.com almeno un mese di anticipo per ricevere degli sconti, evitando di prenotarla in loco: non hanno mai nulla disposizione all’ultimo minuto e costa di più.

– Comprate una scheda sim americana per un mese e non il Gsp dell’auto: la prima costa 80 dollari e vi permetterà di essere sempre connessi al wifi anche dai vostri telefoni, il gps invece 150 dollari. Mettetevi l’anima in pace: all’interno dei parchi saltano tutti e due, munitevi di cartine stradali cartacee.

Evitate di spostarvi in auto nelle grandi città (Los Angeles, Las Vegas e San Francisco): i parcheggi costano un occhio della testa e la polizia è fiscale nel fare multe e sequestrare auto.

– Per spostarvi in città prendete UBER o LYFT (le applicazioni che amo di più e funzionano nello stesso modo, il secondo costa uguale, ma è più affidabile e pulito), mai i taxi che costano almeno il doppio.

– A Los Angeles potete muovervi anche con i BIRD: monopattini elettrici a energia solare che costano un dollaro all’ora

– A San Francisco si possono noleggiare le biciclette, mentre San Diego è piccola e si può girare tranquillamente in auto

– Quando vi sedete al tavolo di un ristorante/tavola calda ordinate sempre acqua: è gratis

– Ahimè, evitate l’alcol e la buona cucina: in America costa tutto tantissimo tranne hamburger e patatine

– Al primo parco nazionale comprate la card per i parchi: costa 80 dollari e vale per tutti (l’ingresso ad auto per ogni parco costa circa 30 dollari). Rimangono esclusi i parchi statali e gestiti indipendentemente dai Navajo (Monument Valley e Red Rock di Sedona).

Si può dire che l’unico vero lusso, in questa vacanza, non sia il denaro, ma il tempo. Tre settimane sono poche per vedere tutto e se potete, stateci di più!

Pubblicità

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Blog su WordPress.com.

Su ↑

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: