Tra Sedona e Gran Canyon: vortici di energia mistica e panorami mozzafiato

COSA FARE E QUANDO:

  • Visitare il Red Rock park di Sedona: luogo mistico e carico di vortici energetici
  • Percorrere il South Rym, sentiero sud del Grand Canyon e gustarsi ogni fermata per ammirare lo splendido panorama
  • Fermarsi al Desert View point al tramonto per vedere il corso del fiume Colorado dall’alto
  • Prima di entrare al Grand Canyon ammirare le foreste di conifere che lo precedono e che vi faranno sentire in un paesaggio dolomitico
  • Evitare di giocare con gli scoiattoli: mordono!

 

Sedona

Oggi abbandoniamo la California ed entriamo in Arizona! La seconda tappa del tour dei grandi parchi nazionali d’America è dedicata al Grand Canyon, ma non solo: per arrivare, lungo le sei ore di percorso in auto che lo separano dal Joshua Tree park, è una continua scoperta di panorami e luoghi magici da visitare. Prima di visitare il famoso Canyon e i suoi percorsi sulle vette frastagliate, infatti, vi consiglio di dormire a Sedona, un cittadina a mezz’ora dalla più famosa Page, che vi catapulterà in un clima mistico, circondata dalle sue rocce rosse che, secondo molti, sono piene di energia al punto di diventare zona di riferimento per i viaggi “new age” alla scoperta della sacra madre terra.

Si dice infatti che a Sedona ci siano veri e propri vortici energetici, sottostanti alle sue meravigliose rocce rosse (si tratta del Red Rock park, che richiede un permesso supplementare  per parcheggiare l’auto perché è un parco statale e non nazionale: costa 15 dollari, lo trovate nei vari uffici di informazione). Vi consiglio vivamente, prima di partire alla volta del Gran Canyon, di visitare almeno qualcuno di questi luoghi così densi di vibrazioni positive: vi assicuro che l’energia la si sente, soprattutto se vi fermate a meditare sotto a qualche albero o in cima a una delle meravigliose rocce rosse.

I punti più spettacolari da visitare, comodamente in auto e poi attraverso escursioni a piedi di una ventina di minuti (nulla è molto difficile) sono: Bell rock (si dice che qui si concentri il vortice di energia più potente), Cathedral rock e il panorama dall’alto dell’aeroporto di Sedona. Vi immergerete in uno spettacolo mozzafiato di rocce rosse, ricoperte da vegetazione verde smeraldo in un gioco di colori che vi emozionerà senza ombra di dubbio. Inoltre, in città sono presenti molte comunità di artisti, indiani Navajo e santoni New Age che rendono Sedona ancora più particolare da visitare.

Per visitare l’intero parco è necessaria una giornata, ma se scegliete solo due o tre punti potete tranquillamente dedicarci solo la mattina e poi ripartire alla volta del Gran Canyon, che dista circa un’ora e mezza. Sedona è molto comoda anche perché qui gli alberghi sono di alta qualità e costano pochissimo: personalmente ho prenotato su booking un hotel con due piscine e un panorama fantastico a 20 dollari a notte, comprese le tasse (Sedona Summit By Diamond Resorts).

Prima di ogni spostamento in Arizona, però, ricordate la regola fondamentale: per guidare in Arizona serve la patente internazionale (leggi tutti i regolamenti qui)

 

Grand Canyon

Anche solo la strada che vi porterà al Gran Canyon sarà piacevolissima: passerete da un panorama di rocce rosse e verde vegetazione (attenzione che vi attraverserà la strada ogni tipo di animale: lepri, puzzole, serpenti, scoiattoli, stambecchi) a un panorama montano di conifere che vi ricorderà le nostre Alpi. Godetevela senza pensieri!

Potete scegliere poi due itinerari per visitare il Grand Canyon: il South Rym (più facile e veloce da raggiungere) e il North Rym (più sconnesso e con l’entrata a Nord, quindi la strada sarà più lunga per raggiungerlo). In auto si può girare solo la parte in vetta del Grand Canyon, fermandosi nei vari punti panoramici per vedere le sue gole e profondità dall’alto. Per girarlo tutto servirebbe almeno una giornata intera, due se volete dedicarvi a delle escursioni divertenti, si di trekking per entrarci a piedi o a cavallo, sia per partecipare a dei tour guidati.

Per entrare basta il pass dei parchi nazionali, se non ce l’avete dovrete pagare 30 dollari ad auto. E’ un po’ confusionario l’ingresso, soprattutto quello del South Rym, che è più turistico: il cellulare non prende, quindi munitevi subito di cartina.

Avendo poco tempo, mi sono cimentata nel South Rym. I punti panoramici più belli sono tutti: difficile dirvi quali preferire. Ogni piazzola di sosta dell’auto nasconde rocce colorate, gole profonde, vette frastagliate, paesaggi brulli, miniere abbandonate e sentierini divertenti da percorrere a piedi.  È lungo 446 chilometri e profondo fino a 1.857 metri, con una larghezza variabile dai 500 metri ai 29 chilometri. Non ci sono molte recinzioni, quindi vedete di non cadere! Il parco è comunque molto attrezzato e troverete in ogni angolo negozi per mangiare e per bere, a differenza degli altri parchi nazionali.

Il punto panoramico più bello è senza dubbio quello del Desert View, con la sua Watch tower, una ricostruzione di un forte come tributo ai nativi americani che qui vivevano. Da qui sopra parte un piccolo sentiero che vi porterà su uno spuntone di roccia dove potrete ammirare tutto il corso del fiume Colorado. Prendetevi del tempo per ammirare tutta la bellezza della natura, respirate e gioite di questo panorama unico al mondo.

Unica piccola precauzione: state attenti agli scoiattoli! Purtroppo io sono una persona che gioca sempre con gli animali e uno di loro mi ha morso un dito: ho dovuto perdere un’ora per andare nell’ospedale interno al Grand Canyon per farmi medicare con una pomata antibiotica. Per il resto andate tranquilli: non sono presenti focolai di rabbia o altre malattie.

Il mio viaggio, poi, dopo il tramonto su queste rocce colorate, è proseguito verso Page e l’Antelope Canyon, che distano circa 3 ore d’auto… Ma questa è la prossima puntata.

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3 risposte a "Tra Sedona e Gran Canyon: vortici di energia mistica e panorami mozzafiato"

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