COSA FARE E QUANDO:
- Per visitare il Joshua Tree park la mattina, alloggiate nella vicina Palm Springs: città caldissima ma piena di fascino
- Prendete verso le 17 la cabinovia (Palm Springs aerial tramway): vi porterà al monte San Jacinto a oltre 2500 metri di altezza, con un’escursione termica di 20 gradi e un panorama mozzafiato in mezzo ai pini. Tornate con il buio: la cabinovia ruota su se stessa con tanto di musica suggestiva in mezzo alle stelle. Costa 25 dollari andata e ritorno
- Se non arrivate d’estate, ma quando la temperatura è più mite (si raggiungono i 55°) fate un’escursione a cavallo nelle oasi di palme: è pieno di ranch che li organizzano, potete seguire le carovane anche a piedi. Purtroppo d’estate è tutto chiuso a causa delle alte temperature.
- I punti più suggestivi del Joshua Tree park, dove fermare l’auto e immergersi nel panorama sono: il cholla cactus garden, il giardino di rocce della Hidden valley, l’oasi di Cottonwood (occhio a non perdervi girovagando come abbiamo fatto noi, si rischia di morire disidratati), la vista da Keys view
Benvenuti nella parte più emozionante del viaggio on the road negli Usa, ovvero quella dedicata ai parchi nazionali. Divido il racconto in varie tappe, così da potervi suggerire anche dove alloggiare e cosa vedere nelle città in cui troverete i motel (su booking trovate offerte molto economiche, ma aggiungete sempre il 30% di tasse al costo finale che non viene precisato). La prima tappa è quella dedicata al Joshua Tree park, primo parco della California del sud in quella che viene chiamata Coachella valley. Per visitarlo comodamente vi consiglio di alloggiare a Palm Springs, una cittadina mito negli anni 50-60, la preferita di Elvis e Marilyn Monroe, che conserva ancora il suo fascino vintage.
Il Joshua tree park
Se è la prima volta che è entrate in un deserto californiano, rimarrete a bocca aperta. Dimenticate la sabbia dei deserti africani: qui il panorama è variegato e rischia anche di trarvi in inganno con la sua vegetazione e le sue rocce, facendovi perdere spesso la strada a piedi e lasciandovi dispersi con una temperatura di oltre 50 gradi.
Il primo passo da fare è pagare l’ingresso: costa 30 dollari a auto, ma se avete in programma di visitare più parchi fate la card dei nazionali, che con 80 dollari li comprende tutti. La potete acquistare nelle varie strutture posizionate all’ingresso del parco.
Una volta superato l’ingresso comincia lo spettacolo: chilometri di strada in mezzo al nulla cosmico (fate benzina a Palm Springs, mi raccomando), in cui sarete circondati da rocce, paesaggi brulli alternati a foreste di cactus e ovviamente dal famoso Joshua Tree, l’albero dai rami storti simili a un cactus a cui gli U2 hanno dedicato il loro noto album (e l’hanno pure registrato in questo deserto).
Ci sono vari punti panoramici dove fermare l’auto e immergersi nella natura anche attraverso escursioni a piedi (se resistete al caldo). Personalmente vi consiglio di farlo: visitare una meraviglia della natura del genere e non scendere per arrampicarsi sulle pareti rocciose e intrufolarsi nei vari sentieri è godere solo a metà. I punti più suggestivi del Joshua Tree park sono: il cholla cactus garden (un vero e proprio giardino di cactus colorati, verde smeraldo, illuminati dal sole), il giardino di rocce della Hidden valley (qui sbizzarritevi con le foto: ci sono rocce che ricordano archi, teschi, vette che spuntano all’orizzonte in mezzo alle nuvole. Sarete solo voi e la natura), l’oasi di Cottonwood (Palme verdi e pareti brulle e rocciose: occhio a non perdervi girovagando come abbiamo fatto noi, si rischia di morire disidratati, l’acqua dell’oasi arriva attraverso le faglie solo per mantenere vive le palme), la vista da Keys view per vedere tutto il parco dall’alto.
Per visitare l’intero parco servono circa 4-5 ore, potete farlo comodamente in una mattinata o in un pomeriggio (ma dipende quante ore di strada avete poi da fare per raggiungere la seconda tappa: la mia è stata la città di Sedona, vicino al Grand Canyon, e avevo ben 6 ore d’auto da fare, quindi ho preferito visitare il parco la mattina). La sera precedente avevo dormito a Palm Springs, che dista solo un’ora dal parco e due ore e mezzo da San Diego.
Palm Springs
La città perfetta per alloggiare la notte prima di visitare il Joshua Tree park è Palm Springs. Si tratta di una cittadina con poco meno di 50mila abitanti e tantissimi motel, perché meta di vacanze (invernali) dei californiani che non amano il freddo. D’estate fa caldissimo: oltre 50 gradi di notte e di giorno e l’unico modo per girarla a piedi è quella di entrare spesso nei negozi con l’aria condizionata. Merita comunque una visita: piena di ristoranti, locali, piscine e sede della più grande comunità gay americana vi saprà stupire con tanti effetti speciali e ottima qualità nel cibo e nel vino.
Se non arrivate d’estate, ma quando la temperatura è più mite (si raggiungono i 55°) fate un’escursione a cavallo nelle oasi di palme: è pieno di ranch che li organizzano, potete seguire le carovane anche a piedi. Purtroppo d’estate è tutto chiuso a causa delle alte temperature.
Un must da fare assolutamente è quello di prendere verso le 17 la cabinovia cittadina (Palm Springs aerial tramway): vi porterà al monte San Jacinto a oltre 2500 metri di altezza, con un’escursione termica di 20 gradi e un panorama mozzafiato in mezzo ai pini. Si dice che passare da Palm Springs al monte, in un tempo di circa 15 minuti, a livello di temperatura sia come passare dal deserto al Canada.
Una volta arrivati in cima, potrete gustarvi il deserto dall’alto, bere e mangiare in mezzo alle montagne e fare trekking. Tornate “a terra” con il buio: la cabinovia ruota su se stessa con tanto di musica suggestiva in mezzo alle stelle, un’esperienza mistica e divertente. Costa 25 dollari andata e ritorno.
Prossima tappa: Sedona e il Grand Canyon!
la meraviglia della natura….imponente..
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