In bici tra i colli di Asolo e il Piave: cultura, boschi e prosecco

E’ un territorio meno conosciuto, dal punto di vista vitivinicolo, rispetto alla più vicina Valdobbiadene. Ma anche i colli di Asolo e il Montello sono percorsi da scoprire in bicicletta pieni di sorprese, sia opera dell’uomo, sia opere della natura. Oltre che terre di grandi vini: qui sorgono le Docg prosecco di Asolo e Montello rosso. I rilievi sono dolci e non ci sono mai salite faticose, il panorama è molto vario e davvero affascinante, in quanto alterna ville storiche e ricche di fascino a boschi, cantine e vigneti a spiagge naturali nel Piave (dove tantissima gente fa il bagno).

Io sono partita da Valdobbiadene, dove alloggiavo all’hotel Diana e ho percorso un anello di circa 60 km molto suggestivo e davvero poco impegnativo, adatto a tutti i ciclisti anche poco allenati perché il dislivello è molto basso.

Si percorre quindi la Valdobbiadene “bassa”, tra vigneti e cantine. Tra queste, da non perdere è Villa Sandi (GUARDA IL SITO), wine shop e locanda, vicino al Piave ( anche se in realtà la vera sede della cantina è a Crocetta del Montello, questa è la succursale). Qui non solo potrete assaggiare i vari vini della cantina che ha vigneti in tutte le colline Docg, anche quelle di Asolo, e in tutto il Veneto, ma potrete anche riposare all’ombra di gazebi variopinti inseriti perfettamente nel contesto naturale e fermarvi per cenare o pranzare all’ottimo ristorante della Locanda. E’ possibile inoltre effettuare tour guidati della cantina per conoscere tutti i segreti della maison. Villa Sandi è punto di partenza della Prosecco Cycling, evento che unisce il ciclismo all’enogastronomia attraversando questi splendidi territori.

Da qui si prosegue e si raggiunge il Piave, che si attraversa a Bigolino su un ponte molto suggestivo. Il grande fiume viene utilizzato da molti come mare, dato che crea spiagge naturali che d’estate vengono prese d’assalto per un bagno o per prendere il sole, tanto che sono sorti veri e propri stabilimenti balneari.

Superato il Piave si entra nel territorio delle grandi Ville. La prima che si incontra lungo la strada che porta ad Asolo è Villa Barbaro a Maser, una villa veneta costruita da Andrea Palladio tra il 1554 e il 1558-1560 circa. La seconda è Villa Barbini Rinaldi, villa barocca della Marca Trevigiana, molto imponente nelle dimensioni, con una grande scalinata d’accesso, e molto sfarzosa nello stile.

Da qui si sale e si raggiunge il cuore di Asolo, una cittadina che è una meraviglia: storica, lastricata, curatissima, ricca di chiese, musei, palazzi degni di nota. Asolo è uno dei centri storici più suggestivi d’Italia. Raccolta entro le antiche mura che si diramano dalla Rocca, fortezza del XII° secolo, conserva in ogni scorcio testimonianze della sua millenaria storia. Una tappa è d’obbligo, soprattutto per scoprire lo scultore Antonio Canova a Possagno.

Ripartendo da Asolo vi suggerisco poi di imboccare via Castelli: una suggestiva strada di campagna che si inerpica in mezzo a boschi, con salite e discese leggere e divertenti, tra asini, vigneti, rocche e ville ricche di fascino. Un panorama che vi ruberà il cuore e vi catapulterà in un’altra dimensione, lontana dal caos quotidiano. La natura qui è più varia e meno disegnata rispetto alla Valdobbiadene, forse più libera o semplicemente meno monotematica.

Percorrendo tutta la via sbucherete infine vicino al Piave, dove riprendere il ponte, ripassare per Villa Sandi e raggiungere ancora una volta Valdobbiadene.

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