Lendybeer: quando una festa della birra si trasforma in un grande festival musicale

A volte non serve andare lontano per trovare eventi di qualità, che attirino migliaia di persone e che offrano l’opportunità di ascoltare una selezione musicale di ampio spettro, degustando tipicità del territorio. Un esempio concreto è il “Lendybeer“, evento nato come festa della birra di Lendinara, preso in gestione da un’associazione che conta 50 volontari sei anni fa, e che da quest’anno ha fatto il grande passo abbandonando la classica programmazione di cover band per scegliere di trasformarsi in un festival musicale e chiamando grandi nomi della musica per tre giorni di festa assolutamente trasversali. Da giovedì a domenica scorsi, infatti, hanno calcato il palco allestito al palazzetto dello sport di Lendinara in sequenza il deejay idolo degli anni ’90 Gabri Ponte, Lo Stato Sociale, i Rumatera e Cristina D’Avena con i Gem Boy. Nomi molto diversi tra loro, che spaziano da cantautori a icone della musica dance, che però hanno c’entrato l’obiettivo: 28mila presenze in 4 giorni, che per un piccolo paese del Polesine è un enorme traguardo. Soprattutto perché il primo di tanti: se quest’anno il Lendybeer si è già concluso, tornerà il prossimo anno con nuove proposte e nuovi accorgimenti.

In particolar modo, la serata di giovedì è stato un vero successo con Gabri Ponte che ha attirato 10mila persone. Ha seguito il venerdì “indie” con Lo Stato Sociale, che ha portato a Lendinara 4mila persone per uno spettacolo che ha parlato di un’evoluzione della band, seppur molto malinconica dopo la scomparsa del manager Matteo Romagnoli, con una attualizzazione e una rivisitazione dei testi sempre molto sarcastica e piena di spunti di riflessione. “Odiamo crescere, ma è l’unica cosa che possiamo fare quella di invecchiare, così come anche il nostro pubblico: chi era in prima fila anni fa ora è in ultima fila con dei passeggini, ma davanti ci sono le nuove generazioni. Un giorno, i figli dei vecchi fan torneranno davanti – spiegano Lodo Guenzi e Alberto Cazzola -. Non abbiamo rimpianti, ma siamo molto nostalgici, come spiega il nostro ultimo singolo: non siamo dei vincenti. La scomparsa di Matteo la stiamo vivendo malissimo, lo sogniamo tutte le notti: è il fratello che ci ha fatto realizzare i sogni che non sapevamo di avere. Non abbiamo paura di mostrare il nostro dolore e al momento non riusciamo a parlare di futuro”. E se queste parole sembrano un principio di fine, però, ci pensa l’energia del palco a farli sorridere: “Abbiamo voluto portare a termine questo tour perché abbiamo voglia di stare sul palco in modo popolare, ovvero negli appuntamenti dove non si paga il biglietto come il Lendybeer. Siamo controcorrente, come siamo sempre stati dato che ci chiamiamo Stato Sociale”. Sono seguiti i classici punk-rock veneti Rumatera, che hanno raggiunto le 6mila presenze, e poi gran finale con Cristina D’Avena e i Gem Boy arricchiti dalla presenza del sax di Andrea Poltronieri che hanno portato a Lendinara un pubblico di 8mila persone di tutte le età, estrazione sociale e appassionate di tutte le tipologie musicali, perché le etichette quando eravamo bambini non esistevano ancora.

Grazie attenzione è stata dedicata poi non solo alla birra, elemento portante della festa con l’offerta artigianale di Rattabrew, ma anche alla gastronomia: tantissimi i camioncini di streetfood di qualità presenti, tutti locali e selezionati, dove si potevano mangiare hamburger, panini gourmet, arrosticini, waffle. E con un occhio attento a pulizia e sicurezza: i volontari raccoglievano i rifiuti dividendoli nei bidoni della raccolta differenziata, gli accessi erano presidiati dalle forze dell’ordine ed erano presenti Stewart e assistenza per ogni tipo di necessità.

Il tutto nato da una visione innovativa che è piaciuta a tutta la provincia (e non solo) e che ha dimostrato che con organizzazione ed esperienza pratica si possono fare le cose in grande anche nella provincia polesana: “Abbiamo voluto realizzare qualcosa che stupisse tutti – spiega Mirko Borghesan, uno degli organizzatori insieme ad Andrea targa e Ronnie Battizocco -. Non pensavamo di ottenere subito un così ampio successo, dovendo lasciare addirittura gente fuori dagli spazi della festa per la serata di Gabri Ponte, che ha contato 10mila presenze. Ringrazio di cuore i volontari e gli sponsor che ci hanno permesso di realizzare tutto questo e l’amministrazione comunale di Lendinara che ci ha facilitato l’organizzazione. Sì sa che la parte burocratica è sempre un caos e avere enti che ci facilitano il lavoro collaborando è molto importante”.

Il prossimo obiettivo? “Riconfermare questo successo” spiega Mirko. “Non sarà semplice, ma ormai non si torna indietro. Siamo davvero molto soddisfatti”.

Lascia un commento

Blog su WordPress.com.

Su ↑