Le mezze maratone consigliate:
- Il giorno di San Valentino, la Giulietta&Romeo half marathon a Verona
- La mezza maratona di Ferrara, anche se il percorso è molto piatto e le ginocchia si fanno sentire
- La mezza maratona di Rovigo, quest’anno il 10 aprile: venite a scoprire la mia città
- La moonlight half marathon a Jesolo (Venezia) per unire sport e divertimento all’ora dell’aperitivo
- La strongmanrun: almeno una volta nella vita va provata. Quest’anno – se tutto va bene – farò quella di Bibione.
Voglio dedicare un post a una mia grande passione, il running. Perché non è solo uno sport, ma è un vero e proprio viaggio, fisico e mentale. Partecipando alle varie manifestazioni organizzate in giro per l’Italia (e all’estero) si ha la possibilità di scoprire non solo panorami sempre diversi, persone mosse dalla tua stessa passione masochista ma sane e genuine, ma si ha anche l’occasione di conoscere meglio sé stessi. Si compie un vero e proprio viaggio dentro alla propria testa, fatto di momenti di esaltazione e di scoramento, in cui impariamo a essere timonieri della nostra forza di volontà per raggiungere sempre nuovi obiettivi.
Succede verso il 15esimo chilometro. Le gambe iniziano a farti male e il fiatone a farsi sentire. Se hai dei dolori da qualche parte, qualsiasi parte, a un dito del piede come a un tendine qualsiasi, ecco in questo momento quel dolore si fa sentire e tutto si moltiplica. La testa per qualche minuto ti tenta: fermati, è troppo. Ed e’ esattamente qui che succede: capisci il tuo carattere.
E anche se poi ogni chilometro è sempre più difficile, anche se poi stai andando avanti per inerzia perché i muscoli non li comandi più, anche se inizi a sognare la linea del traguardo che non arriva mai, una doccia, una coperta, improvvisamente arriva quella cosa che ti scalda il cuore e per cui sai che continuerai a correre nonostante la fatica. Guardi il cielo mentre ascolti le voci di chi ti incita, che è sotto alla pioggia o sotto al sole con te solo per darti forza, pensi a una canzone che ti dà il ritmo ammirando il paesaggio e… sì… inizi a sorridere.
Inizi a divertirti. Inizi a sentire la pelle d’oca. Inizi a voler bene a tutto quello che ti circonda. Inizi ad essere realmente soddisfatto di aver ancora una volta stupito te stesso. Forse saremo masochisti noi runner, ma non c’e’ nulla di più entusiasmante che raggiungere un risultato con spirito di sacrificio e dedizione. Perché lo sport, quello vero, e’ l’unica cosa rimasta meritocratica in questo mondo.
Quest’anno, finora, ho partecipato a due mezze maratone. Quella di Verona, il giorno di San Valentino, e quella di Ferrara, lo scorso 20 marzo. Tra loro sono molto diverse.
A Verona il circuito è stato pensato solo in centro città, si passa attraverso le piazze principali, si sorpassano ponti, salite e discese attorno ai monumenti, si arriva trionfanti all’interno dell’Arena di Verona, con tanto di passerella per i runner. Un paesaggio mozzafiato, arricchito dalle tante persone che vengono a tifare per noi pazzi. Lungo il tragitto, infatti, ci sono gruppi con tamburi, gente mascherata, bambini che ti lanciano caramelle. Impossibile perdersi d’animo.
A Ferrara invece il tragitto è più piatto. Sia fisicamente (non c’è una salita, e non pensate che per questo sia più facile, anzi le ginocchia ne risentono di più), sia in senso di supporto: poche persone si organizzano per venire a tifare lungo il percorso. Uniche eccezioni: una casa in periferia che per l’occasione prepara sempre biscotti e tartine da offrire ai runner che passano e la piazza all’arrivo. Qui, infatti, si trasforma tutto in una vera festa, con tanto di bancarelle e punti di ritrovo per i runner che dopo la fatica vogliono divertirsi e rifocillarsi con birre e pasta party. Il percorso però è molto bello, perché esce dal centro città toccando le frazioni, immerso nella natura e con lunghi rettilinei in cui provare le proprie capacità atletiche.
A breve, il 10 aprile, sarà la volta di Rovigo. L’anno scorso è stata organizzata la prima mezza maratona, quest’anno sarà la seconda edizione: tantissime le persone che partecipano, anche solo per far sentire il proprio calore a chi corre. Noi polesani siamo gente di cuore, anche quest’anno ci faremo riconoscere. Il percorso si snoderà tra il centro e le frazioni facendo scoprire ai vari runner la mia città, spesso troppo sottovalutata. E poi, questo ve lo garantisco, la festa in piazza Vittorio Emanuele II, dove ci sarà la linea di arrivo, sarà memorabile. Vi aspetto!
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