L’Artica, la prima ciclostorica dell’anno per vivere a colori i colli Berici

Si chiama Artica proprio perché ogni anno si svolge l’ultima domenica di gennaio, ovvero durante i giorni della merla, che in genere corrispondono ai giorni più freddi dell’anno. Ma di freddo, a parte le temperature della mattina, non c’è nulla: l’Artica è una manifestazione che richiama circa mille partecipanti e scalda i cuori con il calore umano che si respira lungo il percorso e con le tante soste ristoro che forniscono prelibatezze enogastronomiche che sanno scaldare ogni ciclista. Polenta e baccalà, pan biscotto con il brodo, trippe con il sugo, panini con salsicce e croste di formaggio alla griglia, vin brulé e bianchi e rossi dei Berici: nessun palato rimane insoddisfatto, così come la vista si riempie di bellezza attraversando con un percorso di 60km le colline vicentine su biciclette storiche, tutti vestiti rigorosamente vintage. Un’esperienza da fare almeno una volta nella vita, figlia della ciclostorica più famosa al mondo quale L’Eroica, che vi farà divertire e tornare ai fantastici anni 30, quando il ciclismo era un modo di affrontare e vivere la vita con impegno e passione.

L’Artica parte ogni anno dall’ippodromo di Lonigo, in provincia di Vincenza. Si tratta di un percorso lungo circa 60 km con 650 metri di dislivello lungo i Colli Berici. Il terreno è parte asfalto e parte sterrato, ma nulla di impegnativo: per partecipare infatti bisogna percorrerlo per forza con una bici storica (antecedente al 87, quindi con cambio a leva sul telaio e freni esterni) e possibilmente indossando capi di abbigliamento vintage. Non ci sono salite troppo impegnative, ma considerate che con le bici storiche tutte diventano toste: la parte più dura è sicuramente la salita che precede il secondo ristoro, che dura qualche km e ha qualche rampetta che però non supera mai i 15% di media.

La prima edizione è del febbraio 2012 con 14 iscritti, ma anno dopo anno la manifestazione è cresciuta a dismisura fino ad arrivare a 750 iscritti a numero chiuso, così da garantire una qualità senza eguali. Importante, per la filosofia Artica, è la promozione del territorio. Lungo il percorso si trovano tre ristori che promuovono al meglio l’enogastronomia locale, accogliendo i partecipanti in un clima goliardico e di festa, con musica e sorrisi. Quest’anno si è potuto degustare Sopressa Vicentina e Prosciutto dei Colli Berici, polenta e bacalà della Venerabile Confraternita del Bacalà alla Vicentina, trippe e “pan mojo”; l’Asiago e il Grana Padano del Caseificio Sociale Ponte di Barbarano. Per gli amanti del vino, si può bere vin brûlé, Cabernet e Durello delle Cantine dei Colli Berici, e per finire la Grappa Nardini di Bassano, per scaldare il fisico e ravvivare l’allegria.

L’Artica non è una gara, ma è una pedalata con biciclette in acciaio creata per ritrovare l’antico spirito che guidava i ciclisti di un tempo. Si parte infatti alle 10 del mattino per arrivare, ognuno con il suo tempo, al villaggio iniziale verso le 15, dove si possono trovare stand, negozi, mercatino d’antiquariato e tanto divertimento. Il mercatino, infatti, apre già da venerdì sera per accogliere le persone che cercando l’abbigliamento vintage da utilizzare domenica, mentre il sabato si svolge la premiazione dei migliori “costumi” d’epoca. Per partecipare, oltre alla bici d’epoca, è necessario il certificato medico agonistico e l’iscrizione a una ASD per attività di ciclismo.

Per iscriversi alle prossime edizioni o saperne di più si può visitare il sito https://www.lartica.it/

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